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Pescara, 24/07/2024
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Data: 06/10/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bus, meno corse e più costose scoppia il problema trasporti in Provincia di Teramo. Chiesta la diminuzione delle tariffe per compensare la carenza dei servizi. Riccardo Mercante(M5s) «Va introdotto il biglietto unico, al pari di quanto fatto a Chieti e Pescara»

E' allarme Trasporto Pubblico Locale (Tpl) per quanto riguarda le zone interne del Teramano. Le corse sono diminuite ma le tariffe al contrario sono aumentate. E i sindaci si lamentano. Si teme così l'accelerazione dello spopolamento: «Una volta arrivati allo svincolo autostradale di Colledara si lamenta il sindaco di Isola del Gran Sasso, Roberto Di Marco non c'è nessun collegamento con le realtà circostanti, il trasporto più passa il tempo e più viene ridotto. Anche se per l'azienda potrà rappresentare una rimessa in termini economici, è suo dovere garantire un servizio fondamentale perché si eviti la desertificazione». Il primo cittadino spiega che già ha problemi sul versante stradale, sul dissesto idrogeologico e su tanto altro ancora: «Ma il servizio dei trasporti va garantito per la nostra stessa sussistenza». È di vitale importanza avere un collegamento del Tpl se non ottimale quantomeno sufficiente: come riporta la Cia, lo spopolamento in provincia di Teramo, o meglio nel suo entroterra, in alcuni comuni montani supera l'80%. I paesi fantasma solo nel territorio di Valle Castellana sono aumentati da 12 a 20 nel giro di pochi anni, con i sismi che chiaramente hanno fatto la loro parte.
Il consigliere regionale pentastellato, Riccardo Mercante, chiede che «le tariffe delle aree interne vengano abbassate, soprattutto al cospetto dei numerosi tagli che hanno fatto alle corse e va introdotto il biglietto unico, al pari di quanto fatto a Chieti e Pescara». A detta del grillino, che riferisce le voci della presidenza regionale, l'abbattimento dei costi dei biglietti potrebbe arrivare al 65%: «In realtà è un beneficio pensato e disciplinato soltanto per una parte del territorio abruzzese ossia per alcuni comuni ricadenti nell'area metropolitana regionale. Ma che ne sarà dei pendolari e degli studenti che percorrono le tratte nei comuni delle province di Teramo e L'Aquila? Ancora una volta a rimetterci sono i territori del nostro entroterra». Secondo Mercante vi sarebbe un «disinteresse verso il collegamento cruciale Giulianova-Teramo-L'Aquila-Roma che peraltro non avendo alternative di trasporto è stato completamente dimenticato dalla giunta regionale.
Poco tempo fa coloro che si definivano ragazzi di montagna avevano denunciato lo stato dell'arte: «Abbiamo il diritto di avere un pullman decente e non uno in cui non funziona il riscaldamento o ci piova o per meglio dire si blocca sulla strada ghiacciata, senza poi mandarci un altro pullman, senza rispetto per noi, per noi che ogni mese paghiamo l'abbonamento di 61,10 euro: non è possibile stare in queste condizioni». A Cortino, il sindaco Gabriele Minosse nemmeno si può lamentare: «Da venti anni la corsa è sempre quella, una la mattina, una la sera, l'importante che non ci tolgono pure questa». A Valle Castellana il vulnus è aggravato dallo stato delle strade: «La criticità resta sul tratto che va dal capoluogo fino a Leofara».

Sulla vicenda s'innesta anche quella dei 55 lavoratori Tua lasciati a piedi perché scaduti i contratti: Mercante contesta al Pd l'inefficacia degli annunci che riguardavano i bandi di assunzione nel 2016 e 2018: «Non è colpa del decreto dignità ricorda il grillino perché questo ha portato stabilizzazione nel mondo del lavoro».

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