Non sarà la tragedia di Rigopiano, con l'inchiesta della Procura di Pescara a suo carico, a rovinare i propositi di candidatura al prossimo Consiglio regionale dell'ormai ex presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco. Il suo mandato a Palazzo dei marmi, dopo quattro anni, scadrà questa sera e lui, oltre al termine del mandato da sindaco di Abbateggio dopo 15 anni, attende solo il placet definitivo del Partito democratico per sciogliere la riserva: «So il lavoro che ho fatto in quelle ore e in quei giorni - spiega Di Marco - e gli atti che ho prodotto lo dicono con chiarezza. C'è stata un'attenzione così grande nei confronti del presidente della Provincia, che nel momento in cui sarà possibile avvertire il mio lavoro fatto, ci sarà una riconsiderazione importante e questo mi fa stare tranquillo. Non ho avuto distrazioni o disattenzioni e ciò verrà fuori». Insomma, quello di fine mandato è un Antonio Di Marco consapevole di aver fatto il possibile, per ricostruire le capacità gestionali e finanziarie di una Provincia trasformata in ente di secondo livello dalla riforma Delrio prima, con un presidente eletto dai sindaci, e svuotata, insieme alle altre Province, di 3 miliardi di euro di finanziamenti per scuole e viabilità dalla Finanziaria 2014.
«Ho trovato un ente senza fondi - sottolinea il presidente uscente - e ora il mio successore potrà utilizzare quelli reperiti da me». Fondi ottenuti anche esercitando una complessa spending review: «Siamo partiti con otto dirigenti - ricorda Antonio Di Marco -, con una spesa di 1.200.000 euro l'anno, e ora ne abbiamo uno più il segretario generale ad interim. Siamo partiti con 281 dipendenti e ora ne abbiamo 130, riducendo il costo del personale da 12.300.000 euro a 6.700.000 euro. Ridotti anche i costi del consiglio d'amministrazione di Provincia e Ambiente da 172 mila euro a 40 mila euro l'anno. E poi abbiamo venduto il nostro patrimonio immobiliare per 3.616.000 euro, tra cui l'ex sede della Polizia provinciale in via Cesare Battisti». Restano solo 145 mila euro di fitti passivi per il Convitto dell'Istituto alberghiero De Cecco, che dal 2019 svaniranno col trasferimento alla Stella maris di Montesilvano. E poi le sfide vinte dell'edilizia scolastica, avendo ottenuto 35 milioni di euro, e della viabilità grazie a 54 milioni di euro stanziati dalla Regione Abruzzo.