Quasi 2400 domande di disoccupazione sono state inoltrate all’Inps, negli ultimi nove mesi, dal patronato Inca Cgil di Pescara, diretto da Nicola Primavera, che ha pubblicato il report dei dati sulla mancanza di lavoro dall’inizio dell’anno ad oggi, sul territorio provinciale. Di queste 2400 domande (precisamente 2382, nel 2017 erano 1500 circa), 436 riguardano i lavoratori agricoli, le altre riguardano impiegati a tempo determinato prevalentemente nel settore del commercio, della scuola, della ristorazione e del turismo, con un incremento di sostegno al reddito del 15-20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Molti sono disoccupati over 30 di Pescara e provincia, nella maggioranza uomini. A questi numeri si aggiungono richieste di altri tipi di sostegno economico: 571 istanze di indennità di maternità, 926 per assegni familiari e 521 pratiche aperte dal patronato Cgil per bonus bebè, bonus asilo nido e premio nascita. Una volta inoltrate le domande, qualora dovessero essere accolte, i richiedenti aventi diritto devono attendere circa un mese e mezzo per l’erogazione, nei successivi 24 mesi, delle indennità (in alcuni casi si tratta del 75% di ricalcoli rispetto all’ultimo stipendio) di disoccupazione. Sono complessivamente 15.754 le pratiche avviate quest’anno (superando i risultati del 2017 di un 20% in più) dal patronato di via Benedetto Croce dove si trova la sede camerale del sindacato e dove venerdì 19 ottobre si svolgerà l’assemblea per discutere il bilancio sociale alla presenza di Morena Piccinini, presidente nazionale dell’Inca. Dal report dell’Inca Cgil «si evince», spiega Primavera, «che nel 2018 aumenta in maniera consistente a Pescara e provincia la domanda di tutela individuale tramite il ricorso al patronato. I dati rappresentano una condizione di crisi e difficoltà che colpisce il territorio da molto tempo, senza che vi sia la necessaria consapevolezza della situazione da parte della politica e delle istituzioni locali. La disoccupazione e la precarietà caratterizzano, drammaticamente, il mondo del lavoro. Mentre le famiglie hanno bisogno di sostegni economici e di una nuova politica di servizi sociali». Tra i nuovi servizi messi in cantiere dal patronato, «c’è», annuncia Primavera, «quello della tutela del danno biologico, differenziale e complementare come conseguenza di infortuni o malattie professionali, confortato da un qualificato servizio di assistenza medico legale per i risarcimenti». Nelle prossime settimane partirà una campagna di informazione, sulle ricadute delle prossime scelte previdenziali del governo, rivolta a lavoratori,