ROMA Il governo vuole salvare Alitalia. Per questo, per mandare in porto il matrimonio con le Ferrovie e dare ossigeno finanziario, è pronto a prorogare il prestito-ponte da 900 milioni in scadenza il 15 dicembre. Lo fa inserendo nel decreto fiscale collegato al Def, una norma che prevede, anche se in maniera generica (nel testo la data non è stata indicata), uno slittamento che, probabilmente, sarà di almeno 6 mesi.
I DETTAGLI
La scelta del decreto è finalizzata da un lato ad evitare che la compagnia tricolore si trovi ad affrontare i mesi invernali, tradizionalmente i più complicati per i vettori aerei, in una situazione di difficoltà finanziaria. Dall'altro è evidente che la proroga consente al governo di trattare con le compagnie estere interessate senza la pistola punta alla tempia. Del resto, la volontà dell'esecutivo di trovare una soluzione per Alitalia è ormai chiara. Accanto ad un socio pubblico forte, Fs appunto, e Cdp attraverso una società collegata, Palazzo Chigi immagina anche un alleato di livello internazionale. In pista, come noto, ci sono i tedeschi di Lufthansa, la low cost EasyJet e alcune compagnie cinesi.
Al massimo a fine ottobre, l'ad delle Ferrovie Gianluigi Battisti conta di presentare al governo un documento articolato con tutti i vantaggi del matrimonio con Alitalia: dal biglietto unico per viaggiare da Dubai e Bologna, allo sviluppo dell'alta velocità che deve raggiungere i principali aeroporti, all'offerta per sviluppare il turismo made in Italy al sistema di intermodalità, alle sinergie sui costi.
In attesa del piano, il vice premier Luigi Di Maio, che si è assunto la responsabilità di trovare una soluzione, ha convocato per venerdì 12 i sindacati. Alla fine del mese scadono infatti la cig per i dipendenti, il contratto e la procedura di vendita. Come noto, nella relazione sull'andamento della società depositata il primo agosto di quest'anno i commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari hanno scritto che non era pervenuta nessuna offerta che potesse ritenersi congrua e valida. Ma evidentemente si aspettano che da qui a fine mese qualcosa possa cambiare. La proroga del prestito-ponte, una misura salva-matrimonio con Fs, dà più tempo ai commissari per muoversi e sarà affiancata dallo slittamento dei termini della cassa integrazione.