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Data: 07/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Di Primio si candida per la Provincia. Sfumata la corsa alla Regione, il sindaco punta alla presidenza: patto in pizzeria tra i primi cittadini del Chietino. E 4 assessori sono già pronti per la Regione. Mezza giunta scende in campo, in città le trattative si susseguono per formare le liste: via agli incontri

CHIETI Hanno deciso i sindaci di centrodestra del Chietino: sarà Umberto Di Primio il candidato presidente della Provincia. L'accordo lampo è stato raggiunto davanti al mare di Fossacesia: gli amministratori, invitati dal commissario provinciale di Forza Italia Daniele D'Amario, si sono incontrati al ristorante La Dea del Mare e, durante una cena a base di pizza, hanno preso l'impegno di sostenere Di Primio. Ormai, il dado è tratto ma tutti hanno la consegna del silenzio: la candidatura del sindaco sarà annunciata nei prossimi giorni. Di Primio si era dimesso da sindaco il 14 settembre scorso per provare a candidarsi presidente della Regione ma, alla scadenza dei 20 giorni, è rimasto in Comune. Alla riunione sul lungomare di Fossacesia, il sindaco è arrivato con il consigliere comunale e provinciale di Forza Italia Emiliano Vitale, uno dei primi a lanciare la proposta di Di Primio presidente. Ad accogliere Di Primio e gli altri è stato il sindaco Udc di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, anche lui dimissionario e pronto a correre per le regionali ma poi tornato sui suoi passi. L'accordo su Di Primio è stato sancito nel giro di un'ora. Il 10 ottobre, dalle 8 alle 20, e l'11, fino a mezzogiorno, saranno i giorni per depositare le candidature alla presidenza della Provincia in vista delle elezioni fissate al 31 ottobre: possono candidarsi i sindaci in carica e non in scadenza di mandato. A votare saranno i consiglieri e i sindaci dei 104 Comuni della provincia: in 1.250 andranno alle urne il mercoledì di Halloween dalle 8 alle 20 nel seggio allestito nel palazzo della Provincia. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura del seggio. Il presidente uscente e sindaco di Lanciano, Mario Pupillo del Pd, sostenuto dal sindaco di Montenerodomo Antonio Tamburrino, vice di Pupillo in Provincia, ha annunciato che si ricandiderà. Ma la corsa alla Provincia potrebbe non essere un affare a due, tra Chieti e Lanciano: il sindaco di Ripa Teatina Ignazio Rucci potrebbe essere il terzo contendente. Rucci ha già incontrato i primi cittadini della Val di Foro per tentare di assicurarsi il loro appoggio ma, con l'ufficializzazione della discesa in campo del suo conterraneo Di Primio, lo stesso Rucci potrebbe decidere di lasciar perdere. Un altro interessato a correre per la presidenza sarebbe Vincenzo Scopino, sindaco di Montelapiano e consigliere provinciale. Potrebbero così salire addirittura a 4 i candidati. Di certo, la Provincia torna al centro dell'interesse politico: perché? Con i 20 milioni di fondi Masterplan da gestire per la riqualificazione delle strade distrutte, anche la bistrattata Provincia ritorna un ente di potere.

E 4 assessori sono già pronti per la Regione. Mezza giunta scende in campo, in città le trattative si susseguono per formare le liste: via agli incontri

CHIETI Il sindaco ha ritirato le dimissioni ed è rimasto in Comune ma almeno 4 assessori della sua giunta potrebbero candidarsi come consiglieri regionali. È ancora presto visto che, con il voto fissato al 10 febbraio, le liste si chiuderanno il 5 gennaio ma le trattative si susseguono. Per gli assessori, non c'è obbligo di dimissioni: un assessore, una volta eletto consigliere regionale, potrebbe mantenere il doppio incarico. E, all'orizzonte, non ci sono solo le elezioni regionali: le occasioni non mancano perché, dopo il rinnovo del presidente della Provincia il 31 ottobre, a gennaio, saranno rieletti anche i consiglieri provinciali. Di certo, il sindaco Umberto Di Primio (Forza Italia), dopo la candidatura sfumata per il posto di governatore, potrebbe opzionare un posto per un suo fedelissimo. E tra i papabili c'è l'assessore al commercio Carla Di Biase, eletta nel 2015 con Ncd, seconda più votata di tutti i consiglieri con una dote di 596 preferenze: «Per me Chieti viene prima di tutto», premette la Di Biase, «voglio portare a termine il mandato perché ci sono ancora tante cose da fare come il piano commercio, la riorganizzazione dei mercati rionali e lo snellimento del Suap». Però, Di Biase aggiunge: «Di certo, tutti insieme, assessori e consiglieri, decideremo qual è il modo migliore per esprimere un nostro rappresentante in Regione: Chieti deve essere rappresentata e avere un punto di riferimento in Regione». E potrebbe essere lei? «Con Umberto», risponde l'assessore, «valuteremo una serie di scelte che, oltre a tutelare e non disperdere il patrimonio umano e politico che abbiamo costruito in questi anni, saranno propedeutiche all'elezione di un esponente del centrodestra di Chieti per portare avanti i nostri progetti e dare risposte agli elettori che ci hanno dato sempre fiducia e continuano ancora a sostenerci». Con quale partito potrebbe correre la Di Biase non si sa ancora: potrebbe aderire a Forza Italia o a Fratelli d'Italia, più remota per ora l'ipotesi Lega.Un altro che potrebbe candidarsi in Regione è Mario Colantonio, assessore all'urbanistica di Forza Italia vicino all'ex parlamentare Fabrizio Di Stefano: «Ho dato la mia disponibilità a candidarmi», risponde l'assessore senza scomporsi, «la mia vicinanza e amicizia con Di Stefano sono ben note: è un rapporto che dura da 24 anni. Con Di Stefano ho condiviso tanti percorsi politici e ottenuto grandi risultati elettorali, prima con Alleanza nazionale e poi con il Pdl e Forza Italia che è stata l'ultima confluenza naturale del popolo e dei dirigenti ex An». Un messaggio chiaro: del resto, incontri informali per parlare di idee e progetti per la Regione sarebbero iniziati già da settimane. Anche Alessandro Bevilacqua, assessore all'ambiente, ex di Forza Italia passato alla Lega non senza una coda polemica, potrebbe correre per la Regione. I beninformati della politica danno la sua candidatura quasi per scontata, ma lui frena e sorride: «In Comune c'è tanto da fare e io non voglio tirarmi indietro», dice Bevilacqua, «per adesso, mi concentro sul mio lavoro di assessore, poi, sotto Natale, se ne saprà di più». Altroché uovo di Pasqua: il panettone potrebbe portare la "sorpresa" di una candidatura. Antonio Viola, assessore Udc alla cultura e al turismo, predica calma e gesso con la sua solita tranquillità: «Se il partito me lo chiedesse potrei pensarci», dice lui che, alle ultime elezioni regionali, era stato candidato. A quanto pare, i vertici locali dell'Udc avrebbero già fatto la fatidica domanda a Viola: «Se si verificassero certe condizioni, potrebbe anche essere», dice l'assessore, «ma è ancora presto, vedremo quali saranno le indicazioni del partito. Di certo», assicura, «il lavoro che svolgo in Comune mi impegna tanto e non cerco un altro incarico a tutti i costi».(p.l.)

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