L’AQUILA E’ sempre più traballante l’intesa nazionale del centrodestra sulla candidatura a presidente della Regione. In Sardegna il muro contro muro è ormai nei fatti, con la Lega che non sembra affatto intenzionata a mollare l’indicazione e Forza Italia che pare convinta a presentare profili propri. Una situazione che potrebbe fungere da detonatore anche per le vicende abruzzesi, tutt’altro che definite. Intanto, particolare non di secondaria importanza, l’accordo venuto fuori dal tavolo nazionale non è stato suffragato dall’ufficialità. E, dunque, in linea teorica può ancora essere messo in discussione. E poi c’è l’oggettiva difficoltà di Fratelli d’Italia, che continua con decisione a mandare a Roma messaggi di chiusura assoluta su possibili soluzioni esterne. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello che riguarda Michele Russo, contro cui si è espressa la federazione pescarese del partito, in maniera netta, nel corso dell’ultima riunione. Un’indicazione, praticamente un diktat, che mette una pietra quasi tombale sull’ipotesi che negli ultimi giorni si era fatta strada con maggiore insistenza. La leader di FdI, Giorgia Meloni (foto) si trova a dover fronteggiare un quadro di non semplice lettura: dalla base arrivano il “no” a Russo e, contemporaneamente, i documenti di Marsica e Teramo a favore di Giandonato Morra che, a questo punto, resta in corsa come soluzione interna al pari di Antonio Tavani e Guerino Testa. Sarà questa la triade proposta agli alleati? Forza Italia attende sorniona, ma la bocciatura di Russo complica i piani degli azzurri che ora, sotto sotto, cominciano a confidare in un ribaltone dell’intesa nazionale. Di certo i tempi si allungheranno, d’altronde sullo sfondo resta sempre l’ipotesi di accorpare le elezioni a quelle europee, a maggio. Nel frattempo nel centrosinistra Giovanni Legnini continua a mietere proseliti. L’ultimo in ordine di tempo è il sottosegretario regionale uscente, Mario Mazzocca, esponente di Art. 1: «Giovanni Legnini è un ottimo candidato, di gran lunga il migliore che l’Abruzzo oggi riesca ad esprimere».