L'AQUILA L'Abruzzo non sarà privato di 200 milioni inseriti nel Masterplan per anticipare la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25. O almeno: emerge la volontà di bloccare l'iter già avviato. Dopo giorni di grande tensione, ne ha dato notizia ieri il governatore vicario, Giovanni Lolli: «La struttura del Ministero per il Sud (che monitora i fondi europei) ci ha confermato la linea concordata nell'incontro svoltosi a Roma, escludendo di scaricare sul Masterplan le anticipazioni per le autostrade, visto l'avanzamento progettuale che vede l'Abruzzo prima Regione in Italia per il caricamento sulla Banca dati unitaria di progetti per circa 560 milioni di euro». Non solo. «Il Ministero ha proseguito Lolli - ci ha anticipato di aver chiesto di cancellare dall'ordine del giorno del pre Cipe di giovedì, il punto riguardante l'attuazione della programmazione Fsc e di aver predisposto un emendamento per correggere quanto previsto nel decreto legge».
Lolli giudica il passaggio come «una notizia positiva, frutto anche della proficua interlocuzione col Ministero del Sud. Un primo risultato, frutto dell'allarme e della fermezza con cui abbiamo reagito. Il Ministero ha ben presente l'impraticabilità della scelta prevista».
GUARDIA ALTA
Nonostante tutto, la mobilitazione non si fermerà: «Convocheremo per lunedì un incontro con tutti i parlamentari, i consiglieri regionali, i Comuni, gli enti e i soggetti beneficiari che hanno sottoscritto le convenzioni sui progetti del Masterplan per contrastare la scelta dello scippo ai danni del Patto per L'Abruzzo. Finché il Parlamento non modificherà il Decreto legge in sede di conversione, la mobilitazione istituzionale resterà massima. La nostra posizione è chiara e semplice: abrogare nel testo il richiamo al Patto per lo sviluppo delle regioni Abruzzo e Lazio».
Oggi Lolli parteciperà all'audizione sul Decreto Genova in sede di Commissione Trasporti della Camera. Prima che il presidente vicario annunciasse la novità, si erano susseguite anche ieri molte dichiarazioni di fuoco. L'assessore uscente del Pd, Silvio Paolucci, ha parlato di «taglio gravissimo che aggredisce Comuni, piccoli Comuni, strade provinciali, dissesto, depuratori. Lo sciagurato decreto può essere modificato ha aggiunto -, basta togliere le parole Abruzzo e Lazio e spalmare l'anticipazione sull'intero ammontare del territorio nazionale. Le autostrade sono un'opera strategica nazionale». Il deputato piddino Camillo D'Alessandro ha paventato la denuncia alla Procura. L'altra deputata, Stefania Pezzopane, ha annunciato un emendamento del Pd: «Ben venga la messa in sicurezza già iniziata con il governo di centrosinistra e con una mia specifica iniziativa parlamentare, ma non a scapito di opere importanti e già programmate». Un qualche imbarazzo deve esserci nella galassia Cinque Stelle. Il ministro Danilo Toninelli aveva confermato il prelievo dal fondo Masterplan, promettendo poi un reintegro in finanziaria. La candidata alla presidenza dell'Abruzzo, Sara Marcozzi, lo ha aveva seguito: «I 192 milioni vengono anticipati dal fondo Masterplan, ma quelle stesse risorse è già previsto che vengano ripristinate». Fino alla notizia arrivata dagli uffici del ministro Lezzi. Un gran caos.