ROMA Per il futuro di Alitalia occorre decidere presto e per il rilancio della compagnia servono soldi, management e un suo posizionamento strategico sul mercato. Il commissario Luigi Gubitosi, insieme ai suoi colleghi Stefano Paleari ed Enrico Laghi, ha fatto il punto sulla situazione della compagnia in un'audizione al Senato mentre da Bruxelles la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager fa sapere che è sempre acceso il faro sulla compagnia. «Non mi risulta ci sia l'intenzione di procrastinare» una soluzione per Alitalia, perché «ritardare di sei mesi una decisione che andrà presa in un senso o nell'altro aggraverebbe solo di sei mesi il problema», ha detto Gubitosi. E venerdì al vertice con i sindacati, Luigi Di Maio, annuncerà la proroga della Cig che scade a fine ottobre (riguarda oltre 600 dipendenti, tra piloti, assistenti di volo e personale di terra) e, si augurano le organizzazioni dei lavoratori, qualche dettaglio in più sul matrimonio con Fs.
«È importante operare velocemente - ha detto Gubitosi - prima si decide e meglio è» precisando però che «le scelta di cosa succede in Alitalia competono al governo». Ha quindi ricordato che «in base alla normativa attuale l'attività deve esaurirsi al 31 ottobre con l'identificazione di un percorso successivo che poi andrebbe completato entro metà dicembre» e «per Alitalia dovrebbe iniziare una nuova fase». Guardando al futuro, il manager ha spiegato che l'azienda ha bisogno di «normalità». «In tre parole, ad Alitalia serve avere mezzi finanziari adeguati, management e posizionamento strategico che per noi è il lungo raggio», ha detto annunciando che in primavera sarà aperta la rotta Roma-Washington. «Tutti dicevano che bisognava crescere sul lungo raggio ma non è mai stato fatto», ha puntualizzato ancora Gubitosi ribadendo che la chiusura dei conti vedrà «un piccolo utile» di 2-3 milioni, che il terzo trimestre è stato positivo con ricavi passeggeri in crescita del 7% e che «ci aspettiamo che lo stesso avverrà nel quarto trimestre». Ha però anche avvertito che sul futuro peserà il rialzo del prezzo del petrolio. Qualche ora prima che i tre commissari Alitalia venissero sentiti al Senato, a Bruxelles la commissaria alla concorrenza Vestager spiegava al Parlamento Ue di non avere «informazioni sui piani del governo italiano» e che «è ancora aperto».