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Pescara, 24/11/2024
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Data: 15/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Stazione di nuovo invasa dai disperati. Materassi e cartoni tra cumuli di spazzatura, i senzatetto sgomberati più volte sono tornati. Allarme di Forconi (Fdi)

PESCARA Materassi e cartoni abbandonati in strada e sul marciapiedi, vicino a rifiuti ed escrementi. Coperte appallottolate e sistemate tra i rami degli alberi, che fungono da armadi e anche da attaccapanni per i vestiti. Resti di cibo e bottiglie vuote abbandonati ovunque, a pochi passi dai bidoni della spazzatura. L'area esterna alla stazione ferroviaria di Pescara ha assunto di nuovo l'aspetto di un indecoroso dormitorio a cielo aperto. E se di notte ci sono disperati che si accontentano di riposare al freddo e al gelo, di giorno i segni del degrado sono sotto gli occhi di tutti. Nonostante gli sgomberi (ripetuti nel tempo) eseguiti dalla polizia ferroviaria e dalla polizia municipale, la situazione appare sempre uguale. Non può fare a meno di registrarlo Marco Forconi, di Fratelli d'Italia, che ogni giorno raggiunge la stazione per motivi di lavoro e conosce bene anche i alcuni dei senzatetto che sono tornati a dormire vicino alla porta laterale (lato nord) della stazione, «non avendo più la possibilità di fermarsi alla stazione di Montesilvano, che di notte è chiusa». Tra loro ci sono tre italiani e un polacco, che Forconi cerca di aiutare perché sono «brave persone» e «non accettano di trascorrere la notte al dormitorio ma preferiscono stare in strada». Più in là, nella zona delle agenzie di noleggio delle auto, si fermano a dormire «circa 14 stranieri molto violenti. Persone dell'est», dice Forconi, «che hanno sempre dormito nel tunnel che ora è stato destinato dal Comune al mercatino etnico», dove sono cominciati da poco i lavori. Si sono spostati più a nord, in un punto che è stato recintato per evitare che venisse usato come punto di ricovero per giacigli di fortuna, abbigliamento e altri effetti personali. Ma viene utilizzato ugualmente. La loro presenza lì appare «pericolosa», dice Forconi, oltre che «mortificante, perché sembra di essere di fronte a una enorme latrina a cielo aperto. Si ubriacano, sono violenti e si picchiano tra loro, anche le donne. E hanno perfino rapinato un giovane del cellulare mentre parlava al telefono. Consegnano a un uomo, uno straniero, il denaro che mettono insieme con l'accattonaggio, ai semafori e davanti alle chiese. Verso ora di cena, l'area che occupano si trasforma in terra di nessuno e diventa, nei fatti, inaccessibile. Un grave smacco per una città che guarda alla riqualificazione urbana dell'area di risulta ma che non riesce a fronteggiare questo degrado». Pensando alla «triste situazione sociale dei senzatetto» che accomuna Pescara e Montesilvano, Forconi chiede che le due amministrazioni comunali non consentano più «spettacoli indecorosi e lesivi della dignità umana» anche perché a Montesilvano ci sono «anziani e disabili in evidente stato di abbandono». Lancia anche un'idea, una proposta, e chiede la «costituzione di un comitato permanente che si occupi esclusivamente dei senzatetto. L'inverno è alle porte» per cui sarebbe bene «non restare indifferenti». Bisogna essere «umani» nei confronti di chi ha bisogno di aiuto ma anche intervenire «per evitare che accada qualcosa» ad opera dei più temibili e violenti. E per questo Forconi lancia un appello «alla polizia municipale» affinché si occupi della zona della stazione dove i senzatetto stanno aumentando di giorno in giorno.



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