L'AQUILA - È ancora scontro sui fondi del Masteplan Abruzzo, dal quale il Governo giallo verde ha prelevato 200 milioni di euro per la copertura dell’intervento di messa in sicurezza di ponti e viadotti delle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25, previsto nel decreto Genova.
"Negli interventi degli esponenti del M5s è emerso chiaramente che si è trattato di un errore del ministero dei Trasporti, tant’è che hanno anticipato la volontà di risolvere il problema in Parlamento, restituendo le risorse scippate", così il deputato aquilano del Pd Stefania Pezzopane sull’assemblea convocata che si è svolta oggi all’Aquila con i sindaci ed operatori responsabili delle opere cantieraili inserite nel Masterplan Abruzzo.
La vicenda ha causato polemiche tra la Giunta abruzzese a guida centrosinistra che ha minacciato di scendere in piazza se non fosse stato cancellato "lo scippo" e ripristinata la posta, e l’esecutivo nazionale che invece ha comunicato che la Regione aveva dato il via libera al "prestito".
Sulla sicurezza di piloni e viadotti nella due autostrade un nuovo allarme è scattato dopo il crollo del ponte Morandi a Genova.
"Stamattina ho partecipato all’assemblea convocata dalla Regione Abruzzo con i parlamentari di tutte le forze politiche e tutti i sindaci interessati dalle opere che verrebbero meno se passasse lo scippo del ministro Danilo Toninelli. Prendiamo atto che, sebbene tardivamente, il M5S abbia riconosciuto il danno agli abruzzesi, da noi subito denunciato - continua nella nota Pezzopane -. A questo punto, volete rimediare all’errore? Benissimo, allora votate i nostri emendamenti, oppure presentate i vostri. Ma sia chiaro che vanno restituiti fino all’ultimo euro i soldi ai Comuni e alla Regione".
La riunione alla quale hanno partecipato parlamentari e forze sociali e sindacali, è stata convocata dal presidente vicario, Giovanni Lolli, per non abbassare la guardia e chiedere con forza al Governo di cancellare “lo scippo” prima che il decreto Genova venga convertito in legge.
Il consigliere regionale di Fotrza Italia Mauro Febbo in una nota ha spiegato "una volta ribadite le responsabilità del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle e del pastrocchio da loro creato, è urgente intervenire e garantire la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 attraverso la salvaguardia delle risorse già inserite nella programmazione del Masterplan".
"Riteniamo che la soluzione ottimale su cui bisogna lavorare - continua Febbo - è la modifica immediata del Decreto Genova con un coefficiente paritario di impegno tra la Regione Abruzzo e la Regione Lazio e con il taglio lineare dell’1% dell’intero fondo destinato alle Regioni, a cui vanno sommati i 111 milioni già disponibili ma bloccati da una causa tra l’Anas e il Governo. Questa è la nostra proposta seria e soprattutto realizzabile sulla quale il Governo regionale e quello nazionale devono lavorare da subito senza perdere ulteriore tempo. Una proposta concreta che è stata ampiamente condivisa dall’intera assemblea di sindaci e dagli amministratori locali presenti all’incontro", conclude la nota.
Intanto in serata arriva la doccia fredda della candidata alla Presidenza della Regione per il Movimento cinque stelle, Sara Marcozzi, che in una nota replica all'esponente del Pd: "Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. La responsabilità è della delibera 499 della Giunta regionale".
"L’onorevole Stefania Pezzopane continua la mistificazione dei fatti e persevera nella propaganda del Pd sulle spalle degli abruzzesi: questa mattina abbiamo ribadito compatti come la responsabilità delle scelte effettuate sia da ricondurre esclusivamente alla delibera di Giunta 499 del 9 luglio scorso. Pezzopane finge ancora di non ricordare le sue stesse parole del 10 luglio scorso all’Ansa: 'Una soluzione fattibile la partita di giro con l’anticipazione da parte della Regione di fondi che resterebbero comunque inutilizzati in attesa che si ultimi l’iter progettuale di varie opere pubbliche finanziate del Masterplan. Un’operazione che è già stata fatta per sbloccare in Abruzzo altri interventi'. Queste le dichiarazioni di Pezzopane solo tre mesi fa", sottolinea ancora Marcozzi.
"Mentre lei è impegnata a distrarre le masse e a rinnegare le sue stesse parole con la mistificazione, dal Governo M5S arriveranno 192 milioni di euro in più per la messa in sicurezza delle autostrade A24-A25. Nessun euro è mai stato 'scippato' al Masterplan e mai lo sarà", conclude la pentastellata.
E proprio Marcozzi era già scesa in campo, nei giorni scorsi, dopo le prime polemiche per la messa in sicurezza di ponti e viadotti delle autostrade A24 e A25, inseriti dal Governo nel Decreto Genova in seguito al taglio nel Masterplan Abruzzo, per i quali la Regione e Pezzopane hanno parlato di "scippo", mentre l'esecutivo nazionale ha precisato che si tratta di un "prestito avallato dalla stessa Giunta regionale".
Il presidente vicario della Regione, che l'altro aveva usato parole di fuoco contro il ministro Toninelli, in una conferenza stampa, venerdì scorso, ha dichiarato che "Il Decreto 'Genova' che il parlamento si appresta a convertire in legge, contiene una svista quando afferma che dai fondi destinati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il Masterplan Abruzzo, vadano prelevati 250 milioni per la messa in sicurezza dei tratti autostradali A24 e A25".
Nei giorni della polemica, poi, a Roma si è svolto l'incontro tra il vice presidente di Strada dei Parchi Spa, Mauro Fabris, società che gestisce i tratti autostradali A24 e A25, e i vertici del Dipartimento per la programmazione economica presso la presidenza del consiglio dei ministri (Dipe), sul rinnovo del Piano economico finanziario (Pef) relativo alla concessione delle autostrade laziali e abruzzesi, che prevede come azione principale la messa in sicurezza sismica complessiva con un mega progetto da realizzare in 8-10 anni per un investimento di circa 3 miliardi e 100 milioni di euro.
Secondo quanto annunciato in una nota dalla stessa Sdp "sono stati fatti in questo senso degli importanti passi in avanti", ma la società ha denunciato anche "il mancato sblocco dei circa 200 milioni di euro, sempre sulla messa in sicurezza sismica, questa volta di un intervento diventato urgente perché riferito a piloni e viadotti al centro delle polemiche e delle preoccupazioni soprattutto dopo il traffico crollo del ponte di Genova".