PESCARA Settimana decisiva per trovare la quadra sul nome del candidato del centrodestra per la corsa alla presidenza della Regione Abruzzo. In attesa dell'incontro a Roma, programmato giovedì prossimo con la presidente nazionale di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, oggi i vertici abruzzesi del partito raduneranno nuovamente il comitato regionale per cercare una sintesi sulla rosa (che dovrebbe essere quella definitiva) degli aspiranti candidati che dovrà poi essere portata all'attenzione della leader nazionale.In ballo ci sono i profili dei quattro coordinatori regionali di Fratelli d'Italia, il partito designato a scegliere il candidato presidente per l'intera coalizione di centrodestra: Giandonato Morra, Guerino Testa, Antonio Tavani ed Etel Sigismondi. Ma a questi si aggiungono altri nomi di figure non politiche, così come da settimane continua a chiedere la Meloni. Accantonata, o almeno così sembrerebbe dalle ultime indiscrezioni, l'ipotesi dell'imprenditore pescarese delle comunicazioni Michele Russo, tenuto in grande considerazione dalla Meloni per averle curato la campagna di comunicazione in occasione delle scorse politiche, resta in pista il nome caldeggiato dalla componente marsicana-teramana del partito: Walter Di Bastiano, primario di oculistica all'ospedale di Avezzano. Tuttavia dal fronte aquilano il sindaco Pierluigi Biondi, dopo il no alla sua candidatura, avrebbe scommesso prima sul senatore romano Marco Marsilio e, nelle ultime ore, sul manager aquilano Adolfo Cicchetti, presidente provinciale dell'Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance).Insomma tutto è ancora da definire, mentre la cortina dei rapporti tra gli alleati della coalizione inizia a sfaldarsi tra i silenzi di Forza Italia e i primi malumori che affiorano. È il caso del leader regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma, che stanco di attendere lo scorrere dei giorni senza un nome certo, si è detto pronto a presentare le liste del Carroccio già sabato prossimo, scagliandosi contro «un'indecisione che denota anche un'impreparazione di Fratelli d'Italia», un atteggiamento che secondo l'esponente leghista metterebbe «a rischio la nostra vittoria alle regionali del 10 febbraio perché M5S e Pd si stanno muovendo da tempo».