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Pescara, 24/07/2024
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Data: 16/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Senzatetto in stazione. Un piano per ospitarli nei mesi invernali «Un luogo degradato non può che attirare marginalità»

PESCARA Sono due le strade che il Comune di Pescara segue per contrastare il degrado vicino alla stazione ferroviaria, dove dormono diversi senzatetto. Quella zona è spesso sporca e maleodorante perché sul posto vengono abbandonati materassi, cartoni, coperte e perfino pentole e valigie, sistemando qualcosa perfino sugli alberi. Ma il Comune non sta a guardare, rispondono da Palazzo di città dopo la polemica sollevata da Marco Forconi (FdI). Da una parte, assicura il sindaco Marco Alessandrini, è stato attivato Giona, il Gruppo di intervento operativo nucleo antidegrado della polizia municipale che si occupa di repressione e ha già realizzato «centinaia di interventi» (nei prossimi giorni sarà tracciato un bilancio). Dall'altra si interviene con la prevenzione, attraverso le attività del sociale. E c'è da attendersi qualcosa di più in futuro, aggiunge Alessandrini facendo riferimento al progetto di riqualificazione dell'area di risulta. «Trasformare quell'area serve anche a questo», cioè a tenere lontano chi bivacca, sporca e rende alcuni angoli di città inavvicinabili. «Un luogo degradato attira la marginalità. Un luogo riqualificato la allontana. Ma forse ci sono degli strabici che non vedono questa cosa», aggiunge il sindaco riferendosi agli attacchi politici indirizzati alla maggioranza. Certo, il problema esiste, non c'è dubbio. Vedendo la bruttura degli spazi vicini alla stazione il sindaco ammette che «c'è l'esigenza di cambiare dei luoghi. Pescara, per la sua posizione, attira la marginalità sociale e i bisogni sociali crescono. Ma vanno fronteggiati e noi ci siamo attivati», dice sempre Alessandrini. È l'assessore Antonella Allegrino a sintetizzare come si è mosso il Comune per i senza tetto, insieme a una rete di associazioni. E ricorda che «ci sono persone che non vogliono cambiare il proprio modo di vivere e che per vari motivi rifiutano la possibilità di trovare un rifugio in strutture di accoglienza e di intraprendere un percorso di reinserimento sociale. I motivi possono essere l'alcol, la droga o i traumi vissuti». Anche quest'anno ci sarà la possibilità di usufruire dell'accoglienza messa a disposizione dal Comune, annuncia. Si sta mettendo a punto il Piano freddo per ripetere, «in un'altra destinazione, l'esperienza che l'inverno scorso ci ha consentito di dare ospitalità a un centinaio di senza dimora di varie nazionalità nel centro polivalente "Monsignor Gustavo Britti". Ogni sera, per due mesi e mezzo, sono stati accolti tra i 40 e i 50 senzatetto, che hanno trovato riparo dalle temperature rigide e avuto a disposizione un letto, servizi igienici e la colazione al mattino». Il Comune ha fatto anche altro, con il progetto "Cielo - Competenze per l'Inclusione ed il lavoro Oggi", che ha previsto l'attivazione di 60 tirocini, a Pescara. Sei senza dimora», dice l'assessore, «hanno avuto la possibilità di intraprendere un percorso di reinserimento socio-lavorativo, ma anche di crescita personale, di riconquista dell'autostima e dell'autonomia. E ora si lavora sull'impiego di 500mila euro (fondi ministeriali ed europei) per contrastare fenomeni di marginalità estrema e andare incontro ai senzatetto, attraverso il potenziamento della rete dei servizi per il Pronto intervento sociale e interventi socio sanitari e abitativi che favoriscano l'autonomia di queste persone».

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