L'AQUILA La procura della Repubblica dell'Aquila, da qualche settimana, ha aperto un'inchiesta sulla sicurezza delle infrastrutture, tra cui viadotti e piloni, nelle autostrade A24 e A25. Le indagini, per ora, riguardano il caso, nella serata del 10 settembre scorso, della caduta di pezzi di calcestruzzo dalla parte sottostante del viadotto San Giacomo, sulla Roma-Teramo, che ha portato alla chiusura momentanea di una strada al di sotto della infrastruttura che attraversa San Giacomo, frazione del Comune dell'Aquila. A presentare, tra gli altri, dei documenti e alla magistratura (per conoscenza) sono stati gli uffici competenti della Regione. Gli investigatori avrebbero già effettuato delle acquisizioni di documenti in varie sedi istituzionali. Nel fascicolo, per ora contro ignoti, entra anche la relazione dei vigili del fuoco che sono intervenuti nella tarda serata per rimuovere altri pezzi rimasti sospesi: in quel documento sarebbe stato accertato lo stato di parziale degrado della parte sottostante lungo viadotto. Ma, ovviamente, per ora si tratta solo di ipotesi. Più in particolare dei calcinacci caddero sulla sottostante via Rossetti e questo allarmò non poco i residenti anche perché il ricordo del crollo del ponte di Genova è riemerso in tutta la sua drammaticità.Strada dei Parchi, per la verità, era intervenuta il giorno dopo con una squadra munita dell'apparecchiatura denominata bybridge che permette di creare un ponteggio per consentire ai tecnici di rimuovere pezzi di calcestruzzo pericolanti. Si trattava, secondo il gestore, solo di pezzi staccatisi dai ferri senza che questo potesse mettere in discussione la sicurezza del viadottoTornando all'inchiesta, dunque, si tratta di una vicenda allo stato embrionale che, come detto, nasce dall'episodio di San Giacomo ma probabilmente si andrà prendere in esame anche altre fattispecie. Il fatto che si stiano facendo acquisizioni lascia supporre questo. Tuttavia, vista la lunghezza del percorso, non va esclusa la competenza territoriale anche di altri uffici giudiziari.