L’AQUILA «Doveva essere una legge in favore dell’Aquila e invece non lo sarà a causa di un errore grossolano della maggioranza di Regione Abruzzo». E’ l’accusa di Sara Marcozzi, candidata presidente del Movimento Cinque Stelle, sulla legge numero 28 del 24 agosto scorso che ha previsto stanziamenti particolari per L’Aquila. «La legge – dice Sara Marcozzi - è stata bocciata dal Consiglio dei Ministri che si è visto costretto ad impugnarla. Il motivo? Gli esperti della politica regionale si sono “dimenticati” di prevedere le coperture finanziare necessarie e certe per l’attuazione della legge, violando l’articolo 81, terzo comma, della Costituzione italiana e rendendo di fatto la legge incostituzionale. Un errore grossolano, peraltro più volte segnalato da noi consiglieri regionali del M5S in sede di approvazione della stessa legge ». «Non è, peraltro, la prima volta – ha aggiunto la Marcozzi - che la maggioranza dei presidenti D’Alfonso- Lolli approva leggi regionali in violazione di norme nazionali, tanto è vero che più volte la Corte dei Conti, nelle sue relazioni annuali, ha rimproverato a Regione Abruzzo “l’incertezza delle coperture e gli artifizi contabili”. Non hanno saputo riconoscere l’errore neanche questa volta quando gli fu da noi rappresentato e ora gli aquilani pagheranno le conseguenze del pressappochismo della maggioranza che (mal)governa la Regione. L’Abruzzo, secondo il “Rapporto sullo stato della legislazione regionale”, è al terzo posto tra le regioni italiane per leggi emanate e poi impugnate, segno che la qualità normativa degli “esperti” che attualmente la amministrano è davvero pessima. Nonostante ciò, già me la vedo la maggioranza addossare la colpa delle loro negligenze e inefficienze al governo nazionale brutto e cattivo del M5S. Fortunatamente il 10 febbraio è vicino, il loro tempo sta per scadere e agli abruzzesi sarà restituita la possibilità di scegliere per il meglio».