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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/10/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Cavalcavia di Dragonara ecco l'esposto in Procura

Finisce sui tavoli del magistrato la vicenda del cavalcavia di via del Fiume sull'asse attrezzato all'altezza di Dragonara. La deputata teatina del Movimento 5 stelle Daniela Torto ha depositato presso gli uffici della Procura della Repubblica di Chieti l'esposto annunciato qualche settimana fa «con l'intento di chiarire alcuni aspetti della vicenda ancora poco chiari». E fra questi il fatto che il cavalcavia, formalmente chiuso da anni perché secondo alcune perizie è ritenuto a rischio crollo, è ancora attraversato dalle auto. Ma la parlamentare nell'esposto chiede anche di accertare di chi è la responsabilità ad intervenire. «Dopo anni di inerzia sulla questione cavalcavia, sembra finalmente che anche la Regione Abruzzo inizi a dare segni di vita deliberando in seduta di Giunta regionale del 9 ottobre 2018 la riprogrammazione delle economie maturate sui progetti del Par Fsc Abruzzo 2007 - 2013» dice la Torto. Secondo la quale ciò che si sta facendo a riguardo è solo un inizio, ed è ipotizzabile che bisognerà aspettare ancora molto tempo, prima di arrivare ad una soluzione concreta e definitiva «che metta la parola fine su questa vicenda di rimbalzi di responsabilità e inefficienza politica, prima che amministrativa». «I 130 mila euro assegnati all'Arap per la messa in sicurezza del cavalcavia saranno ipoteticamente utilizzabili per l'ennesima verifica dello stato fisico e strutturale del manufatto, nonché ad assicurare le attività di eventuale demolizione delle parti incombenti sulla piattaforma viaria dell'asse attrezzato: tuttavia, -conclude la parlamentare - come precisato da Arap, non saranno sufficienti nell'ipotesi della necessità della ricostruzione ex novo del manufatto.
Le sorti del cavalcavia sono rimesse all'esito di una perizia affidata che l'Agenzia regionale per le attività produttive ha affidato ad una società specializzata nelle verifiche strutturali: entro novembre si saprà se l'infrastruttura si deve abbattere, alla luce di tre perizie che parlano di rischio crollo, oppure no. La decisione di ricorrere ad una nuova valutazione tecnica è stata presa all'inizio di ottobre al termine di un incontro convocato dal prefetto Antonio Corona. L'Arap, che ha a disposizione circa 140.000 euro, sostiene le spese della perizia, quelle per l'eventuale abbattimento dell'infrastruttura e i lavori di messa in sicurezza. Di certo per ora c'è che nel certificato di collaudo ed idoneità statica del cavalcavia risalente al 2012 si legge che il cavalcavia non è collaudabile e non è staticamente idoneo.

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