PESCARA E al terzo tentativo il Governo centra il problema, capisce finalmente l'errore commesso e ridà all'Abruzzo i duecento milioni dei fondi del Masterplan che avrebbe voluto dirottare, come anticipo di cassa, per la messa in sicurezza dei viadotti a rischio di A24 e A25.
PAGA LO STATO. Ora i fondi ci sono, li caccerà lo Stato, ma restano bloccati perché il ministero di Danilo Toninelli non firma i decreti attuativi. Così, questa mattina, gli operai della Toto Costruzioni spa scendono in piazza per manifestare contro il ritardo che mette a rischio stipendi e posti di lavori di chi materialmente sta mettendo in sicurezza le nostre autostrade gestite da Strada dei Parchi. La protesta scatterà alle 7,30 al casello di Valle del Salto dell'A24.È la cronaca, nuda e cruda, delle ultime 48 ore. Una cronaca cominciata nel cuore della notte quando i relatori di M5S e Lega della Commissione Ambiente e Trasporti della Camera presentano il secondo emendamento alla parte del Decreto Genova che toglieva i milioni del Masterplan all'Abruzzo. Le fasi sono tre, le spieghiamo letteralmente nella tabella in alto. Ma determinante è stato il pressing politico dei deputati abruzzesi del Pd, Stefania Pezzopane e Camillo D'Alessandro che, con il forzista Antonio Martino, hanno emendato quello che era stato ribattezzato il famigerato articolo 16 del decreto.
COLPO BASSO. Famigerato perché colpiva inesorabilmente i Patti territoriali dell'Abruzzo e del Lazio, i Masterplan, accollando alle due Regioni il costo di lavori che invece sono di chiara competenza statale essendo l'A24 e l'A25 opere strategiche nazionali. A questa prima versione però si sono opposti di deputati dem, chiedendo di cancellare il riferimento ai Patti per l'Abruzzo, sostituendoli con fondi statali non ancora impegnati. Ma anche il Governo è intervenuto proponendo una prima modifica al proprio testo.
TENTATIVO FALLITO. Una modifica che però spostava fuori dalle aule del Parlamento la decisione delegando il Cipe a farlo. E né toglieva il nome dell'Abruzzo e i fondi del Masterplan dalla partita. Insomma, una toppa peggiore del buco. A questo punto, però, accade qualcosa che spinge il Governo a cambiare per la terza volta idea. Accade infatti che il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli e il dg Vincenzo Rivera incontrano a Roma il ministro del Sud, Barbara Lezzi, e le mostrano carte e numeri dei progetti del Masterplan impegnanti per oltre l'80 per cento. Quindi non più reversibili. E il ministro s'impegna, a nome del Governo, a fare dietrofront, riconoscendo l'errore.
RISOLTO. Arriviamo così alla terza e ultima fase della vicenda che si consuma nel cuore della notte. L'emendamento del Governo, che assorbe anche le controproposte del Pd, cancella le parole Abruzzo e Cipe. Toglie anche i riferimenti al Masterplan e stabilisce che i finanziamenti saranno anticipati con i Fondi sviluppo e coesione (Fsc) nazionali e non ancora impegnati. Il testo finale, che nelle prossime ore sarà votato in parlamento, diventa il seguente: «Il medesimo fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2014-2020, è incrementato di 50 milioni per ciascuno degli anni dal 2021 al 2025. Agli oneri di cui al presente comma si provvede mediante corrispondente riduzione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di cui all'articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 nell'ambito delle risorse non impegnate del fondo medesimo».
MANCA UNA FIRMA. Ma ora che i fondi ci sono, o comunque ci saranno a breve, entra in campo la burocrazia. Vincenzo Cinelli, direttore generale della vigilanza delle concessioni autostradali, non ha ancora firmato i decreti attuativi che permettono alla concessionaria, Strada dei Parchi, gruppo Toto, di farsi anticipare da Cassa depositi e prestiti i 192 milioni per la messa in sicurezza dei viadotti.A protestare contro i ritardi della burocrazia scendono in campo gli operai della Toto Costruzioni che svolge in house i lavori su A24 e A25 come prevede la concessione. Chiedono «di sbloccare l'autorizzazione a far partire tutti i cantieri, per garantire il futuro lavorativo e gli stipendi di tutte le maestranze». Sono quattrocento, guidati da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.
E nel cuore della notte sparisce il "cavillo". Pezzopane e D'Alessandro inneggiano alla vittoria. I forzisti Febbo e Sospiri spronano Pd e M5S
PESCARASono le 4 in punto e siamo nel cuore della notte, tra lunedì e ieri, quando Stefania Pezzopane comunica per whatsapp la notizia dell'emendamento bis del Governo che torna indietro sui propri passi e lascia all'Abruzzo i 200 milioni di fondi del Masterplan. La deputata dem è rimasta fino all'ultimo in commissione a Roma, e all'alba, dopo appena due ore di riposo, già commenta con una nota: «Alla fine hanno dovuto cedere. Grazie alla nostra determinazione si è risolta positivamente la vicenda dei 200 milioni per la messa in sicurezza de viadotti dell'Autostrada dei Parchi. E grazie ai sindaci e alla Regione che hanno reagito insieme a noi e con decisione allo scippo. Ora i finanziamenti per la messa in sicurezza antisismica saranno a carico del Fsc del ministero dei Trasporti. I nostri emendamenti sono stati praticamente copiati dai relatori della maggioranza e quindi, assorbiti», afferma la deputata, «ora il ministro Toninelli si sbrighi a fare i decreti affinché i lavori possano rapidamente riprendere».Con lei c'è il deputato Pd, Camillo D'Alessandro: «Abruzzo mai più bancomat del Governo. La marcia indietro della maggioranza dimostra che avevamo ragione a protestare e che il ministro Toninelli aveva torto. Mai più una cosa del genere in Abruzzo», aggiunge D'Alessandro. Le reazioni e in commenti si moltiplicano sui social, anche con pesanti critiche reciproche ma lontane dalla sostanza delle cose e dalle certezze delle carte.«Siamo fiduciosi nell'emendamento presentato e approvato ieri direttamente dal Governo per rimediare concretamente al pasticcio creato dal ministro Toninelli e scongiurare l'anticipazione dei 200 milioni di euro di fondi prelevandoli dal Masterplan». Questo è invece il commento dei consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo che sottolineano: «All'indomani di questo caos amministrativo e delle successive accuse reciproche tra il Movimento pentastellato e il Partito Democratico, andato in scena in queste ultime settimane, Forza Italia chiede invece un atteggiamento responsabile e atti concreti da parte del Governo regionale e di quello nazionale per garantire sia l'immediato sblocco dei 192 milioni di euro necessari per la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 sia per un'accelerazione nell'utilizzo dei fondi inseriti nella programmazione del Masterplan della nostra Regione. Oggi più che mai», concludono Sospiri e Febbo, «l'Abruzzo ha bisogno urgentemente di risposte concrete per creare quello sviluppo necessario e non più rinviabile».