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Pescara, 24/11/2024
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Data: 24/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Zes, la Regione ci riprova con Ancona. Lolli e Di Pangrazio presentano la bozza che sarà sottoposta al governo, alle imprese e alle amministrazioni. E oggi la Uil discute del Corridoio Tirreno-Adriatico

L'AQUILA La Regione Abruzzo propone l'istituzione della Zes regionale in associazione con l'area portuale di Ancona, dove ha sede l'Autorità portuale della quale fanno parte i porti abruzzesi. Lo hanno detto ieri in conferenza stampa il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli e il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. Lolli ha anche annunciato di aver attivato un gruppo di lavoro interdipartimentale per il conseguimento di una proposta tecnica della Zes che ieri è stata ufficialmente resa pubblica per favorire la più ampia partecipazione dei soggetti interessati. Nei prossimi giorni si terrà un confronto al fine di arrivare ad una proposta possibile e condivisa attraverso il Piano di sviluppo strategico da presentare alla presidenza del Consiglio dei ministri. Lolli e Di Pangrazio hanno anche mostrato la lettera con cui la ministra per il Sud Barbara Lezzi ha dato il suo beneplacito alla bozza abruzzese. Adesso resta da superare le forche caudine di amministrazioni, imprese, associazioni di categoria chiamati a dire la loro. Solo al termine di un processo che sarà di lunga concertazione, si potrà definire il documento con il piano della Zes regionale. A COSA SERVE. Le Zes, istituite nel 2017 dal governo Gentiloni con il decreto Sud ha lo scopo di creare nel Mezzogiorno condizioni di vantaggio in termini economici, finanziari e amministrativi, per lo sviluppo delle imprese già operanti e per l'insediamento di nuove. Sono zone ad economia speciale dove vigono alcune incentivazioni: «I progetti avranno procedure più snelle», ha spiegato Lolli, precisando che «le imprese potranno sfruttare agevolazioni fiscali e potranno beneficiare di semplificazioni amministrative e burocratiche». COSA CAMBIA DOPO IL MOLISE. Inzialmente l'Abruzzo aveva scelto come partner della Zes la Regione Molise per raggiungere i requisiti richiesti dalla Ue soprattutto in termini di traffico portuale, ma con il cambio di amministrazione regionale, Campobasso ha deciso di allearsi con la Regione Puglia che ha in corso l'istituzione di due Zes. Da qui la necessità di trovare una nuova strada.Nel corso di una interlocuzione con il ministero del Sud, la Lezzi aveva spiegato che non sarebbe stato necessario cercare un partner, ma che sarebbe stato sufficiente rispettare i requisiti richiesti dall'Europa. In particolare la presenza di un grande hub portuale. L'appartenenza dell'Abruzzo all'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Centrale, dunque Ancona, dovrebbe essere sufficiente. L'ipotesi dell'Abruzzo è di valorizzare i suoi due porti principali, Ortona e Vasto, e promuovere un nuovo sviluppo nelle zone retrostanti. «Bisognava fare una scelta coerente con lo spirito della legge», ha spiegato Lolli, «abbiamo inserito Ortona e Vasto, due porti industriali e li abbiamo collegati ai nodi logistici costitutiti dall'interporto di Manoppello, di Avezzano, dagli autoporti di Roseto e San Salvo e dall'aereoporto di Pescara. Intorno a questo, nella logica del corridoio Adriatico e Tirreno-Adriatico, il tutto collegato attraverso le reti TNT, sono state individuate le aree a destinazione industriale nelle quali calare la Zes partendo da una macroarea che ricomprende i Comuni di Vasto, Ortona, San Salvo, Fossacesia, Atessa, Paieta, Cupello, Gissi, Monteodorisio, Mozzagrogna. Le altre aree strategiche sono Mosciano Sant'Angelo, Sulmona, Avezzano, Carsoli e Oricola». Il piano è su www.regione.abruzzo.it/lavoro

E oggi la Uil discute del Corridoio Tirreno-Adriatico
consiglio federale ad alanno

Si parlerà di Zes e di Corridoio Tirrenico Adriatico oggi nel corso del Consiglio Confederale della Uil Abruzzo convocato dal segretario Michelel Lombardo (nella foto) alle ore 9.30 all'Hotel Villa Alessandra ad Alanno. Dopo la relazione introduttiva del segretariointerverranno infatti l'ingegner Antonio Nervegna e Euclide Di Pretoro, autori di numerosi studi sulla logistica e sulla intermodalità, sul tema corridoio intermodale Tirreno - Adriatico ( Barcellona - Civitavecchia - Ortona/Vasto - Ploce). Ai lavori sarà presente ai lavori il segretario generale della Uil Roma e Lazio Alberto Civica e parteciperà il segretario organizzativo della Uil nazionale Pierpaolo Bombardieri.Nervegna e Di Pretoro portano avanti da anni una documentata proposta di alleanza tra i porti abruzzesi e il porto di Civitavecchia, nella logica di un Corridoio Tirreno adriatico strategico per lo sviluppo dei traffici est-ovest, per lo sviluppo della portualità abruzzese, ma anche delle aree interne abruzzesi (In preparazione è il quinto libro sull'argomento "La Zes nel baricentro intermodale" in uscita a novembre).L'alleanza tra i porti abruzzesi e Civitavecchia è già sancita da una intesa firmata due anni fa dai governatori di Lazio e Abruzzo per il passaggio dei porti abruzzesi all'Autorità portuale Tirreno Centro-Settentrionale (cioè Civitavecchia), intesa poi bloccata dall'allora ministro Graziano Delrio, preoccupato dei riflessi sulla riforma dei porti alla quale stava faticosamente lavorando e che tra l'altro ha previsto il passaggio dei porti abruzzesi sotto l'egida dell'Autorità di sistema dell'Adriatico centrale che ha sede ad Ancona.

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