Mezza vittoria o mezza sconfitta per L'Aquila e per il cratere sismico in sede di conversione del Decreto Genova. Prima le buone notizie amplificate dalla nota del sindaco Biondi e dall'onorevole Luigi D'Eramo: «I dipendenti Ripam in servizio presso il Comune dell'Aquila e in quelli del Cratere hanno finalmente una certezza per il proprio futuro». La vittoria è arrivata nel cuore della notte con il via libera all'emendamento che vede come primo firmatario il deputato aquilano della Lega D'Eramo. «Con tale previsione normativa spiegano Biondi e D'Eramo - se confermata nel prosieguo dell'iter parlamentare, il personale assunto a seguito del concorsone sarà inserito stabilmente all'interno delle dotazioni organiche dei comuni e, di conseguenza, scompare la scadenza del 2023, data oltre la quale si sarebbe potuta verificare una condizione di sovrannumero e, quindi, di assoluta indeterminatezza circa il destino lavorativo. Adesso l'obiettivo è individuare la strada anche per i tempi determinati. Anche su questo tema c'è un confronto serrato tra uffici comunali e governo per dare, dopo tanti anni, un assetto definitivo alle strutture». Sempre nel provvedimento, via libera alla norma per il rifinanziamento delle spese per l'assistenza tecnica e, dunque, ci sono le risorse per il rinnovo dei precari in scadenza al 31 dicembre 2018, sebbene i tempi potrebbero essere troppo stretti per consentire loro di tornare al lavoro dai primi di gennaio 2019, considerate le lungaggini burocratiche. Non ci sono state buone nuove invece per le tesse sospese: bocciati gli emendamenti con i quali si chiedeva che la soglia del de minimis venisse innalzata a 500 mila euro e la modifica della norma italiana sugli aiuti di Stato. Bocciato l'emendamento che proponeva la reintroduzione del Durc di congruità anche nel cratere 2009, così come avviene per i territori del centro Italia, e bocciata anche la proposta di stanziamento di 10 milioni per il Comune dell'Aquila e 2 milioni per i comuni del Cratere a compensazione delle minori entrate e delle maggiori uscite, fondi garantiti ogni anno agli Enti locali che, diversamente, rischierebbero il dissesto finanziario. Per la deputata pd Stefania Pezzopane «un bottino magro». «Abbiamo lavorato insieme in questi mesi per porre riparo alla situazione di grave ingiustizia che rischiava di creare una inaccettabile sperequazione tra il personale tecnico degli uffici speciali assunti per concorso a tempo indeterminato per collaborare alla ricostruzione post-sismica dell'Aquila e degli altri Comuni del cratere» hanno detto il senatore Gaetano Quagliariello, di Idea, e il deputato Carlo Giacometto di Forza Italia.