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Pescara, 27/11/2024
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Data: 24/10/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Regionali: Martino suona carica, subito scelta FdI e indica identikit candidato. Parla il deputato di Forza Italia, «Se l'Abruzzo toccasse agli azzurri? Se la mia gente me lo chiede sono a totale disposizione»

L'AQUILA - Suona la carica "perché un ulteriore ritardo nella scelta del candidato presidente da parte di Fratelli d’Italia potrebbe essere dannoso per un progetto vincente in Abruzzo", disegna l’identikit del governatore della coalizione che "deve avere visione, ambizione ed esperienze professionali importanti", ma soprattutto non si nasconde, "se la mia gente me lo chiede, sono a totale disposizione", su una sua eventuale candidatura se a Roma dovessero decidere di cambiare la decisione del tavolo nazionale che qualche settimana fa ha assegnato l’Abruzzo a Fdi nell’ambito della ripartizione delle regioni al voto nel 2019.

Dopo settimane di silenzio, passate "a lavorare sul territorio e in Parlamento per i miei conterranei in particolare della provincia aquilana", il deputato abruzzese di Forza Italia eletto nel collegio dell’Aquila Antonio Martino, torna ad animare il dibattito politico nel centrodestra in vista delle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo. E detta la linea per vincere le elezioni che peraltro vedono il centrodestra favorito anche se in difficoltà per individuare il candidato governatore.

Martino, nel capoluogo per presentare la sua proposta di legge per favorire lo sviluppo dell’economia digitale nel cratere del terremoto ed incontrare amministratori e cittadini, accetta di intervenire proprio mentre si fanno più insistenti le voci che vogliono un rimescolamento delle carte sul tavolo nazionale del centrodestra, rimettendo dunque in discussione che in Abruzzo spetti al partito di Giorgia Meloni, indicare il candidato governatore, e proprio in un momento in cui in Forza Italia si fa largo il suo nome.

Deputato eletto in quota maggioritario nel collegio dell'Aquila dopo aver sconfitto, tra i pochissimi del centrodestra in Italia, il Movimento cinque stelle, che ha fatto il pieno quasi ovunque in Abruzzo, alla sua prima esperienza politica, il 42enne imprenditore originario di Torre dei Passeri (Pescara) nel giro di pochi mesi ha scalato il partito diventandone segretario regionale organizzativo e a Roma capogruppo della commissione Finanze e Tesoro.

Ed ora in un'intervista ad AbruzzoWeb esce allo scoperto, qualora toccasse agli azzurri: "Essere in un partito e rappresentare un popoolo corrisponde a una grande responsabilità e quindi anche la mia comoda poltrona a Roma, se la mia gente me lo chiede, è a totale disposizione, perché fare politica è qualcosa di importante, non te lo ordina il medico ed assumersi delle responsabilità, non deve far paura a nessuno".

"Forza Italia", spiega ancora, "è una delle poche forze in Abruzzo che ha una quantità di nomi spendibili e spero che il tempo ci dia la possibilità di mettere in gioco tutti i nostri dirigenti".

E mentre è stasi sulla scelta del candidato, con Fratelli d'Italia che ha definito una rosa composta dal coordinatore regionale, Giandonato Morra, dal senatore Marco Marsilio e dall'outsider Massimiliano Foschi, cardiochirurgo dell'ospedale di Chieti, che la Meloni porterà al tavolo con Berlusconi e Salvini non ancora convocato, Martino traccia anche quello che secondo lui deve essere l'identikit del candidato, che sembra escludere tutti e tre i profili attualmente in campo. Nel contempo chiede agli alleati di accelerare i tempi.

"Non sono abituato a fare i compiti a casa di altri - dice ancora - certo è che registriamo un ritardo che potrebbe essere dannoso per un progetto vincente in questa regione. L’identikit? Sicuramente deve essere una persona che abbia una visione e un'ambizione, che abbia delle esperienze professionali importanti. Anche chi ha fatto solo politica può dare un contributo, ma oggi in questo territorio e in questo momento della storia, il giocatore giusto è un giocatore che ha da portare da sé delle esperienze importanti".

"Una persona", continua Martino, "in grado di potersi caricare i problemi enormi di questa regione e portarli a Roma".
"Se abbiamo dato dei tempi agli alleati? I tempi sono nella logica della politica - spiega il deputato azzurro - è chiaro che ogni giorno che passa è un giorno perso, quindi aspettare in maniera infruttuosa non è positivo, per me il candidato presidente deve uscire fuori il prima possibile per vincere questa battaglia, quindi ogni ora è quella giusta".

Martino, tuttavia, esclude rotture della coalizione, dopo mesi in cui ci sono stati scontri ma che alle fine sono stati sempre composti: "Diciamo che quello che è successo questa estate fa parte di una dinamica moderna", chiarisce a proposito delle parole grosse fatte volare su Facebook dal coordinatore regionale della Lega Giuseppe Bellachioma, "forse non consona alla solita maniera della politica di comunicare di questi anni, ma a questo ci dovremo sempre più abituare".

"Oggi persino i Consigli dei ministri finiscono prima su Facebook che sulle Gazzette ufficiali e a volte le manine intervengono prima della comunicazione al presidente della Repubblica", chiosa con sarcasmo, "quindi io starei ai dati ufficiali. Facebook può essere un ottimo modo per comunicare, ma non può dettare la linea politica di un partito". (m.sig.)

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