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Pescara, 24/11/2024
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Data: 25/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Gli operai a Toninelli: sblocca i fondi per i lavori. La protesta dei dipendenti di Toto costruzioni a rischio stipendi e occupazione. I fondi ci sono, ma la burocrazia ministeriale ritarda il pagamento di 192 milioni

L'AQUILA «Ho provato a trovare un altro lavoro, mi hanno detto che a 55 anni sono over». Rocco Pugliese di mestiere fa il muratore ma lo trovi arrampicato sui viadotti a fare manutenzione. È uno di quegli uomini con il giubbino fosforescente che gli automobilisti che sfrecciano in autostrada guardano di sfuggita. E a dispetto del giubbino è un invisibile, di cui non conosci la faccia e la storia. Lui e i suoi colleghi si sono ritrovati ieri mattina, di buon'ora, nel cantiere a fianco del casello dell'autostrada A24 alla Valle del Salto. «Ho una figlia all'università a Roma», racconta Rocco, «una moglie e affitti da pagare. Per andare avanti devo stare attento anche ai 10 euro». Questa è la sua vita.«Al ministro Danilo Toninelli chiediamo che firmi una volta per tutte i decreti attuativi per sbloccare i fondi previsti nel decreto Genova relativi ai lavori di adeguamento antisismico dell'autostrada A24 e A25». Una presa di posizione netta, «senza questi fondi sono a rischio centinaia di posti di lavoro». A parlare è Silvio Amicucci, segretario generale Fillea Cgil Abruzzo, che insieme a Gino Marinucci, Fillea Pescara, Lucio Girinelli, segretario generale Filca Cisl Abruzzo e Gianni Panza, Feneal Uil Abruzzo e ad altri sindacalisti provenienti anche dal Lazio, ieri ha incontrato i lavoratori della Toto Costruzioni.Dopo il terremoto dell'Aquila, quando Strada dei Parchi aveva messo in sicurezza i viadotti che col sisma avevano subìto l'effetto-scalinamento, nei cantieri lavoravano 400 dipendenti e altri 400 con contratti diversi, interinali e a termine. Oggi sono 387, e di questi 180 sono in cassa integrazione. Alcuni hanno accettato di andare all'estero, nei cantieri che la holding ha ad esempio in Polonia. Nell'ultima versione del decreto Genova vengono finalmente garantiti i 192 milioni statali per l'adeguamento sismico di A24 e A25. Ma, al di là della propaganda, i decreti attuativi che il ministero di Toninelli non ha ancora firmato sono i soli documenti che possono far partire realmente i lavori di messa in sicurezza. Lavori imposti con una legge dello Stato del 2012 che stabilisce che le autostrade abruzzesi sono strategiche per la Protezione civile. Con i decreti firmati, e solo con questi in mano, Strada dei Parchi potrà ottenere da Cassa depositi un anticipo sui finanziamenti. Senza di questi, invece, è difficile garantire posti di lavoro e stipendi, finora pagati come conferma una mail inviata ai lavoratori dal vertice della holding di Toto. Il futuro è quindi legato a quei decreti ancora bloccati. Così dai sindacati parte un messaggio chiaro al ministro 5 Stelle. «Sblocca i decreti», gli dicono. La speranza è che, con l'inizio dei lavori da 192 milioni e quelli ben più corposi da 3,1 miliardi previsti nel Pef, piano economico finanziario, i lavoratori escano dall'incertezza e possano avere un arco temporale di stabilità di oltre dieci anni. Potrebbero tornare al lavoro in 750 ma oggi, senza i fondi ministeriali, sono aperti solo tre cantieri di Palazzo, tra Raiano e Cocullo, Temperino a Isola del Gran Sasso, e Bussi. In tutto si tratta di 68 pile (pilastri) in otto viadotti sui 2.000 pilastri da aggiornare. A breve dovrebbero partire i lavori anche a Tornimparte e alla linea delle colonnine Sos. Ma senza la firma del ministero, ribadiscono i sindacati, «i posti a rischio sono centinaia». E Rocco ripete come un mantra: «Se perdo questo posto di lavoro, per me la pensione è un sogno».

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