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Data: 28/10/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Cgil spaccata, non c’è accordo sul nome di Landini

`Nulla di fatto nel direttivo della Cgil sull’indicazione del successore di Susanna Camusso alla segreteria generale da eleggere al prossimo congresso in programma a Bari dal 22 al 25 gennaio. Come da decisione già annunciata l’attuale leader ha indicato il nome di Maurizio Landini, ex numero uno della Fiom.Mala proposta non è passata. E così per evitare rotture il direttivo è stato aggiornato anuova data, probabilmente il4 novembre. Nessuno degli ordini del giorno presentati - quello a favore di Landini e quello contro - è stato messo in votazione. In entrambi i casi si è optato per il ritiro dei documenti.«Con questa soluzione sarà possibile proseguire il confronto con l’obiettivo di arrivare auna soluzione condivisa edunitaria»ha spiegato Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil e tra i firmatari dell’odg contro Landini. Secondo Camusso, il profilo di Maurizio Landini, è quello che«più risponde all’ attuazione del progetto e può interpretarlo nella visione collegiale e di condivisione, in unforte radicamento partecipativo e di insediamento e di riconoscimento tra lavoratori, lavoratrici, pensionati, con l’attenzione ai giovani e ai nuovi terreni di insediamento».Maper molti sarebbe preferibile il profilo di Vincenzo Colla, ex numero uno dell’Emilia Romagna, sostenuto soprattutto dal sindacato dei pensionati. Alla fine comunque si è evitata la rottura all’interno del direttivo e tutto è stato rinviato di una settimana.

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