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Data: 28/10/2018
Testata giornalistica: L'Huffington Post
Fallisce il primo assalto a Landini. Il direttivo si aggiorna. La minoranza presenta odg critico con la Camusso, che poi ritira. Se ne riparla il 4 novembre

Il direttivo della Cgil si chiude senza strappi: il parlamentino del più grande sindacato italiano evita (per ora) la conta e si riaggiorna alla prossima settimana, probabilmente il 4 novembre. Le federazioni e i territori che appoggiano la candidatura di Vincenzo Colla, in alternativa a quella di Maurizio Landini indicato dal segretario generale Susanna Camusso come suo successore, erano arrivate all'appuntamento di oggi con l'intento bellicoso di chiedere l'annullamento della designazione dell'ex leader della Fiom. Poi hanno fatto retromarcia.

Il primo tentativo di assalto al "compagno Landini" si traduce nel pomeriggio, dopo la relazione della Camusso, in un ordine del giorno firmato dai segretari di Fillea (edili), Filctem (chimici), Slc (Telecomunicazioni) e Spi (pensionati), oltre ai segretari di Emilia Romagna e Lazio in cui si prende "atto che la segreteria nazionale non è stata in condizione di avanzare una proposta unitaria sulle caratteristiche, sui criteri del progetto e del percorso di rinnovamento del gruppo dirigente e del segretario generale coerente con il mandato ricevuto" e si ritiene che "allo scopo di evitare inedite rotture il percorso per l'elezione del segretario generale sia pienamente affidato alle regole e alle sedi previste dallo Statuto e dai regolamenti che definiscono la democrazia della Cgil".

Si tratta di una vera e propria "sfiducia alla segreteria nazionale della Cgil", secondo Maurizio Brotini, segretario Cgil Toscana e membro del direttivo nazionale, che su Facebook polemizza: "Un Odg inviato alla stampa prima che venisse presentato e discusso nel Direttivo Nazionale ancora in corso". Effettivamente la diffusione del documento dei sostenitori di Colla sui mezzi di informazione alimenta i conciliaboli nel direttivo e fa discutere i militanti sui social network. Nel frattempo arriva al tavolo della presidenza un altro ordine del giorno, quello di maggioranza, che approva la relazione della Camusso: "La maggioranza della segreteria – si legge - ha ritenuto opportuno indicare nel compagno Maurizio Landini la figura che meglio può rispondere al profilo di attuazione del progetto e può interpretarlo in una visione collegiale. Su questo terreno è necessario proseguire la ricerca unitaria, dentro gli equilibri dati e ferme le prerogative che comunque saranno in capo al futuro segretario generale della Cgil".

Sono le 18. Ci sono ancora 23 iscritti a parlare. E dopo ci sarebbe la conta. Ma i presentatori del primo ordine del giorno, quello di 'opposizione', decidono di ritirarlo e consegnano alla presidenza la seguente comunicazione: "II sottoscrittori dell'Ordine del Giorno presentato e poi ritirato al Comitato Direttivo della Cgil di oggi, 27 ottobre, affermano che tale ODG non proponeva, né nella lettera, né nelle intenzioni, qualsivoglia forma di sfiducia al segretario generale, Susanna Camusso". A questo punto il direttivo viene sospeso e rinviato alla prima data utile che potrebbe essere quella di domenica 4 novembre.

"I presentatori ora non vogliono votare e corrono via dalla sala. Questi erano quelli che lo facevano per la Cgil", è il commento di Michele De Palma della Fiom. Ma uno dei firmatari dell'odg ritirato Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil che insieme a Colla non ha appoggiato in segreteria la scelta di Landini, spiega in una nota: "E' stata impedita un'inopportuna stroncatura del dibattito e la riunione e stata aggiornata. È un fatto positivo che sia stata accolta la nostra richiesta di prosecuzione della discussione ed aver di conseguenza determinato la decisione l'aggiornamento dei lavori del Comitato direttivo. Con questa soluzione sarà possibile proseguire il confronto che auspichiamo finalizzato a superare le divisioni emerse con l'obiettivo di addivenire a soluzione condivisa ed unitaria. Consideriamo inoltre importante che a tal fine entrambi gli ordini del giorno presentati siano stati ritirati". In verità l'ordine del giorno di maggioranza non è stato propriamente ritirato bensì 'sospeso'. Difficile escludere che non si arrivi a una votazione. Le posizioni restano distanti anche se il compagno Landini, sopravvissuto al primo assalto, arriverà a prossimo show down sicuramente rafforzato.

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