ROMA Fs farà l'offerta vincolante per la maggioranza di Alitalia, entro il termine di domani alle 18, ma non dovrebbe contenere il prezzo e non sarà sull'intero perimetro. Ma fino all'ultimo tutto potrà accadere. Al notaio Nicola Atlante, incaricato dai commissari di ricevere le proposte, dovrebbe pervenire la busta di Delta Airlines contenente una offerta non vincolante per la minoranza, subordinata a una serie di condizioni. Nella cordata non ci sarà Cdp visto che oggi al cda l'ad Fabrizio Palermo non proporrà la presentazione di un'offerta. In un secondo tempo nella partita potrebbero entrare altri soggetti: Leonardo ed Eni.
L'ente che gestisce Frecciarossa ha anticipato a ieri pomeriggio il cda per deliberare il passo in avanti formale sul vettore in amministrazione straordinaria, in linea con la volontà del governo che vuole mantenere sotto la sfera pubblica la compagnia. Ma la riunione-fiume del board resta aperta anche oggi e probabilmente domani. Fonti interne riferiscono che la questione è molto dibattuta, con l'ad Gianfranco Battisti che avrebbe presentato una proposta al centro del confronto interno ma anche esterno. Il cda resta aperto proprio perché la proposta andrà affinata con i desiderata del governo, in particolare di Luigi Di Maio, vicepremier e Ministro del Mise che segue di persona il dossier.
I NODI
La proposta oggetto di negoziazione punta all'acquisto della maggioranza. Ferrovie si riserva di quantificare l'offerta economica perché la due diligence non sarebbe ancora esaurita. Gli uomini di Mediobanca e di EY che con i legali di Cleary Gottlieb hanno partecipato al consiglio e hanno potuto raccontare la situazione, vogliono valutare più accuratamente le varie poste di bilancio. E da ciò che filtra, i consulenti avrebbero individuato alcune questioni da chiarire, a cominciare dal debito pregresso. L'offerta dovrebbe infatti prevedere la costituzione di una newco che acquisti l'intero perimetro di Alitalia, tranne alcune passività, come i 600 milioni di debiti e i 900 milioni del prestito-ponte da restituire allo Stato entro la scadenza naturale del 15 dicembre.
Nessun coinvolgimento con il prestito-ponte anche da parte di Delta che sta limando l'offerta da presentare sempre domani pomeriggio. Sarà una proposta dichiaratamente non vincolante subordinata ad alcuni paletti. Per esempio la certezza che vi sia il coinvolgimento di un socio in maggioranza che prenda il controllo di diritto del veicolo in modo che il peso di Delta sia di minoranza per non incorrere nelle sanzioni europee, visti i divieti imposti a una compagnia non comunitaria.
Non basta. Il vettore di Atlanta, che in questa operazione è assistito da Goldman Sachs, chiede di poter concorrere alla governance, sia in termini di presenza nel cda della newco (7-9 membri), sia con poteri di veto su alcune decisioni industriali. La scelta dell'ad non potrà che essere appannaggio del socio di controllo che inevitabilmente sarà influenzato dalla politica, ma Delta vuole essere interpellato e esprimere il gradimento. Così come il socio industriale dovrebbe poter nominare alcune figure di manager legate all'attuazione del piano industriale. Infine viene posto l'accento anche sulla definizione dell'accordo commerciale in fase di rivisitazione da parte di Skyteam, specie sulle rotte con il Nord America con ripartizione dei profitti.
Il closing della nuova Alitalia dovrebbe avvenire entro marzo 2019. A ridosso potrebbero entrare Leonardo ed Eni, che è il principale fornitore di carburante e convertirà i suoi crediti.