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Pescara, 24/07/2024
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Data: 31/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporto urbano difficile. La Cgil: «Subito soluzioni». La Filt incontra il Comune e chiede interventi necessari per migliorare il servizio. Priorità alle corse per gli studenti e al nuovo assetto di piazzale San Francesco

TERAMO E' il momento di rivedere il trasporto pubblico in città. Di questo è convinta la Filt Cgil che nei giorni scorsi ha incontrato rappresentanti del Comune per iniziare a ripensare assetti e soluzioni. Il nuovo segretario della Fil di Teramo-L'Aquila, Domenico Fontana, ritiene che, a livello generale bisogna disincentivare l'uso delle auto «in Abruzzo ad esempio solo il 20% degli spostamenti sistematici avviene con il mezzo pubblico, su gomma o su ferro. E nella nostra provincia circa il 70% di questi spostamenti avvengono da e verso il capoluogo».In questo contesto bisogna migliorare il trasporto pubblico in città. «Un pessimo biglietto da visita viene offerto a tantissimi utenti, come gli universitari, ma non solo, che provengono da fuori con altre tipologie di servizi come il treno e i bus extraurbani per poi utilizzare quelli urbani fino alla destinazione finale», osserva Fontana, «per questo è necessario realizzare alcuni interventi, che favoriscano l'utilizzo del mezzo pubblico e lo rendano più fruibile ai cittadini. Le problematiche sono molteplici: percorrenze difficoltose dovute al caos nella viabilità, l'intensità del traffico non consente di rispettare i tempi prefissati delle corse, ad esempio la linea che collega l'ospedale (spesso l'autobus rimane imbottigliato nelle vie del centro), come pure le avarie dei mezzi datati e non proprio modernissimi, fino anche alle corse bis non fornite in situazioni di super affollamento».Anche di questo si è parlato nell'incontro in Comune, a cui accanto a Fontana hanno partecipato due rappresentanti storici della Filt teramana Aurelio Di Eugenio e Davide Di Sabatino, che hanno incontrato l'assessore ai trasporti Stefania Di Padova ed il consigliere Andrea Core. «Abbiamo focalizzato tematiche come quella di riorganizzare alcune corse a beneficio degli universitari che oggi non hanno un servizio funzionale alle lezioni di tutta la giornata, oppure orari di corse disallineati ai loro arrivi in città con altre modalità di trasporto, come anche l'ottenimento di servizi che permettano loro di fruire del centro storico nelle ore serali collegando il quartiere di Colleparco, fino anche alla migliore distribuzione di corse bilanciando le effettive necessità tra le varie linee di servizio: abbiamo analizzato alcune linee come la 6 e la 7, per recuperare, ad invarianza di costi, maggiore efficienza e frequenze adeguate», osservano i sindacalisti. .Un'altra necessità è avere una biglietteria aperta con personale addetto nella stazione ferroviaria. Si è parlato della pericolosità dei capolinea e delle fermate all'uscita delle scuole in particolare alla Cona ed in viale Mazzini, dove senza manufatti o barriere si ammassano centinaia di studenti in totale insicurezza. E poi della sosta selvaggia delle auto nelle fermate principali dei bus di piazza Garibaldi o anche le altre lungo la viabilità cittadina. «Abbiamo anche aggiunto alcuni suggerimenti per piazzale S. Francesco che non sono di difficile soluzione come riqualificare la sala d'aspetto (oggi indecorosa), l'eliminazione di una ingombrante e poco funzionale appendice di marciapiede alla destra dell'attuale uscita che costringe i conducenti a manovre irregolari e pericolose per chi proviene in senso opposto. Inoltre abbiamo chiesto di valutare la riapertura solo in ingresso per i bus dell'accesso che si trova a monte vicino l'edicola», afferma Fontana.

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