L'AQUILA – "Berlusconi ha voluto avere una relazione su quanto accaduto, ha voluto sapere chi sono i tre indicati da Fratelli d'Italia, ha detto che si sarebbe fatto carico della situazione rappresentata e che ci saremmo risentiti. Vogliamo avere prima possibile il candidato perché dobbiamo fare le liste".
Non ha perso tempo il coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Nazario Pagano, nel riportare a tempo di record a Roma direttamente al leader nazionale degli azzurri, Silvio Berlusconi, il caos nel centrodestra abruzzese ma soprattutto il verdetto del coordinamento abruzzese, che lunedì a Pescara ha bocciato la terna di nomi decisa da Fratelli d'Italia, a cui spetta l'indicazione del candidato governatore alle regionali del 10 febbraio prossimo.
Ieri sera, il giorno dopo aver ricevuto il mandato dai dirigenti abruzzesi, nel corso di una riunione a palazzo Grazioli con i coordinatori regionali, Pagano ha messo sul tavolo dei vertici nazionali, oltre a Berlusconi era presente il vice presidente azzurro Antonio Tajani, la istanza di allargare la lista dei papabili, oppure di rinegoziare gli equilibri del tavolo nazionale che a metà settembre ha assegnato al partito di Giorgia Meloni la scelta del candidato per la coalizione in Abruzzo.
"Ho rappresentato al presidente Berlusconi due questioni: la necessità di arrivare ad una soluzione nel più breve tempo possibile e quella di tenere unito il centrodestra per vincere le elezioni", spiega ad Abruzzoweb Pagano, il quale ha anticipato che, probabilmente la prossima settimana, ci sarà un nuovo summit a Roma del tavolo di centrodestra.
Si è trattato del primo atto preparatorio del pressing, apertamente e ai più alti livelli, dei forzisti sugli alleati di Fratelli d'Italia, che in un mese e mezzo sono riusciti a rappresentare uno spettacolo definito dagli stessi esponenti del centrodestra "poco edificante", cambiando idea sui papabili più volte nel giro di poche settimane, prima lasciando sulla graticola il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che alla fine ha ricevuto il niet della stessa leader nazionale, poi componendo una lista di undici nomi, e alla fine restringendo la cerchia a solo tre persone, il coordinatore regionale Giandonato Morra, il senatore Marco Marsilio e il cardiochirurgo Massimiliano Foschi, rappresentante della società civile, tutti accomunati dal fatto che non sono nati in Abruzzo.
Mentre Pagano rappresentava "il disagio per candidati di Fdi non all’altezza politicamente e in grado di vincere in Abruzzo a differenza della dirigenza azzurra", il coordinatore regionale e deputato della Lega, Giuseppe Bellachioma, dopo giorni di silenzio stampa, ha bocciato con un post su Facebook la terna di nomi di Fdi.
La seconda bocciatura imporrà una seria riflessione a livello nazionale.
Intanto, il coordinatore regionale ed ex assessore regionale Morra è l’unico a ribellarsi alla bocciatura sostenendo che un dietrofront è fantapolitica.
Comunque, la soluzione sull'Abruzzo, al voto anticipato a causa delle dimissioni dell’ex presidente, Luciano D'Alfonso, costretto a lasciare per la sopraggiunta incompatibilità con la carica di senatore del Pd, tarda ad arrivare probabilmente anche a causa del fatto che è parte di un accordo che interessa altre tre regioni, Basilicata, Sardegna e Piemonte, in cui si voterà in una data successiva.
Ma, come ha sottolineato Pagano ai vertici forzisti, l’Abruzzo sarà la prima ad andare al voto il 10 febbraio prossimo.
Pagano, che ha avuto un faccia a faccia con Berlusconi alla presenza di Tajani, presidente del Parlamento europeo, a margine di un incontro a Palazzo Grazioli tra l'ex premier e tutti i coordinatori regionali, ribadisce che tra le questioni poste al presidente c'è anche "la possibilità di rivedere a livello nazionale questa soluzione", cioè l'assegnazione dell'Abruzzo a Fratelli d'Italia.
"A prescindere da chi sarà il candidato", chiarisce, "è necessario che la scelta venga fatta nel più breve tempo possibile".
"Se Berlusconi ritiene che si possa rivedere la spartizione delle regioni? Non so rispondere", ammette Pagano, "secondo la mia opinione, pensa che quell'accordo non può venire meno".
Il coordinatore regionale spiega poi che l'ex premier "ha solo ascoltato, non ha espresso alcuna opinione, presumo entro la prossima settimana si vedrà con Salvini e la Meloni".
Berlusconi "ha voluto avere una relazione su quanto accaduto, ha voluto sapere chi sono i tre indicati da Fratelli d'Italia, ha detto che si sarebbe fatto carico della situazione e ci saremmo risentiti. Vogliamo avere prima possibile il candidato perché dobbiamo fare le liste", conclude Pagano.
Fuori dai radar, intanto, la Lega, che con il coordinatore regionale e parlamentare Bellachioma è in silenzio stampa ormai da giorni, ma continua a lanciare anatemi su Facebook, dove nelle ultime ore, con evidente riferimento a Fratelli d'Italia, ha scritto: "Stare in silenzio non significa non osservare quello che sta accadendo, se uno non sa nuotare in una piscina non può di certo pretendere di attraversare un mare. Facciamo i seri che la gente è stanca delle tarantelle. A buon intenditore poche parole. Viva l’Abruzzo libero!".