L’AQUILA Dopo la bocciatura arrivata da Forza Italia (riferita dal coordinatore Nazario Pagano al vertice a palazzo Grazioli con Berlusconi e Tajani) e il monito del leghista Giuseppe Bellachioma («Se uno non sa nuotare in una piscina non può di certo pretendere di attraversareun mare. Facciamo i seri che la gente è stanca delle tarantelle»), ieri Fratelli d’Italia ha replicato in maniera ferma. Nel mirino è finita la triade che il partito ha sottoposto alla leader Giorgia Meloni dalla quale, almeno secondo prassi, dovrebbe uscire il candidato presidente. Il problema è che il gradimento degli alleati sui nomi non c’è. «L’unità del centrodestra rappresenta un valore fondamentale per Fratelli d’Italia che ha, da sempre, lavorato per garantire in Abruzzo la coesione della coalizione. È importante evidenziare come anche nella definizione delle possibili candidature alla presidenza della regione, il nostro partito ha mantenuto un costante e proficuo confronto con i rappresentanti regionali delle altre forze di centrodestra. Appaiono, per questo, quantomeno inopportune alcune valutazioni emerse da parte di Forza Italia sulla rosa dei nomi da noi proposta». Il coordinamento regionale di Fratelli d’Italia rivendica «con forza» la bontà del lavoro effettuato nell’elaborazione di «una terna di nominativi da sottoporre alla condivisione degli alleati, rappresentativi di diverse e specifiche caratteristiche quali l’elevata levatura istituzionale, la comprovata esperienza amministrativa regionale e l’autentico valore civico- professionale». Il tentativo di rimettere in discussione, dopo quaranta giorni, le determinazioni del tavolo nazionale, «può produrre come unico effetto quello di indebolire il centrodestra e perdere tempo in discussioni inutili se non dannose, a tutto vantaggio di altre forze politiche». «Ci auguriamo quindi – conclude la nota -, in questa importante e delicata fase pre-elettorale, di riscontrare, in tutti coloro che si riconoscono nel centrodestra, grande senso di responsabilità e di correttezza nelle dichiarazioni».