L'AQUILAFioccano le congratulazioni, da destra a sinistra, per il nuovo segretario generale della Cgil della provincia dell'Aquila, l'aquilano Francesco Marrelli.Il sindaco Pierluigi Biondi è tra i primi a rivolgergli «le congratulazioni per il nuovo incarico e i migliori auguri per l'importante e impegnativo compito che l'attende. Con la Cgil, così come con le altre sigle sindacali, c'è sempre stato un leale e schietto rapporto di collaborazione che ha portato, in questi mesi, a raggiungere risultati importanti. Penso all'accordo per le progressioni orizzontali del personale dell'ente comunale, ferme da anni, la stabilizzazione di nove operai del settore Opere pubbliche, la scelta di prorogare al 2020 il personale a tempo determinato assunto ai sensi delle normative emergenziali e l'emendamento al decreto Genova che garantisce certezze per il futuro lavorativo per i dipendenti Ripam in servizio al Comune dell'Aquila e quelli del cratere 2009», ricorda il sindaco. «Il dialogo tra istituzioni e parti sociali è determinante per affrontare e cercare di risolvere le tante questioni ancora aperte sul territorio, e sono convinto che anche con il nuovo segretario vi sarà la stessa reciproca apertura alla cooperazione. Un saluto affettuoso, infine», conclude Biondi, «a Umberto Trasatti, che in questi anni ha guidato la Camera del lavoro in modo energico e determinato, anche a costo della propria salute, certo che saprà tornare in piena forma quanto prima per fornire alla città il contributo di esperienza e capacità alternandolo, però, a momenti di giusto e meritato riposo».Rifondazione Comunista si congratula con Marrelli, «già specchiato segretario di categoria, con il quale abbiamo condiviso negli ultimi anni la vittoriosa campagna referendaria per i beni comuni e contro la privatizzazione del servizio idrico». Pierluigi Iannarelli (Circolo Sinistra Italiana L'Aquila) parla di incarico importante, in un contesto, quello regionale e cittadino, atteso da grandi sfide che riguardano l'intero tessuto economico e occupazionale».