La tratta Giulianova-Roma La notizia secondo la quale dal prossimo 1° Gennaio la tratta Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma (oggi tratta considerata trasporto pubblico locale) sarà trasformata in tratta commerciale, trova la netta contrapposizione del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto. In sostanza col provvedimento, si vuole trasformare un servizio protetto e regolato, nel quale la Regione decide gli orari, le corse, i tempi di percorrenza, i costi dei biglietti e degli abbonamenti, in un altro sistema nel quale la programmazione dei servizi e delle tariffe saranno lasciate al mercato e quindi a logiche ed interessi che non coincidono con quelli dei viaggiatori. La questione gira attorno alla definizione dei servizi minimi di trasporto locale che individuano le tratte che per la loro funzione sociale necessitano di contribuzione pubblica. Secondo D’Alberto non vi è una ragione specifica, perché questa tratta non debba essere più considerata di interesse pubblico, anzi è vero il contrario: il suo utilizzo è da considerare un servizio pubblico a tutti gli effetti, considerato il numero e la tipologia di chi la frequenta: pendolari, studenti, disabili, persone che la utilizzano per prestazioni sanitarie nella capitale. Tutte motivazioni previste e contenute all’interno delle norme di legge relative al riconoscimento di servizio minimo. Tra l’altro, la tratta che unisce la costa con Roma è strategica e non ha alternative al trasporto su gomma. Già nei mesi passati, il Sindaco di Teramo aveva espresso pubblicamente la propria contrarietà, ribadendola poi in audizione nel corso alla riunione della Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” del Consiglio Regionale dello scorso 24 Luglio. D’Alberto, intende ora passare alla mobilitazione, ponendosi, quale sindaco del capoluogo, anche come autorevole punto di riferimento per l’intero territorio provinciale. E’ sua intenzione coinvolgere nella tematica il Consiglio Comunale, coinvolgendo quindi di tutti i sindaci delle località interessate ed i portatori di interesse. Secondo il Sindaco, sono due le direzioni verso le quali la Regione dovrebbe muoversi per scongiurare l’ipotesi. La prima è di tornare ad integrare, grazie ad elementi normativi vigenti, la tratta in questione nell’elenco dei servizi minimi; la seconda è di garantire che, nella peggiore delle ipotesi, la gestione della tratta rimanga comunque alla TUA, per rendere in tal modo possibile il reinserimento dei costi ad essa connessi nelle prossime partite di Bilancio. Il biglietto unico L’occasione va colta anche per tornare a riproporre l’ipotesi dell’introduzione del biglietto unico. D’Alberto, torna a chiedere di inserire anche Teramo e l’entroterra teramano nella programmazione regionale, ricordando che l’introduzione di un solo titolo di viaggio consentirebbe ai cittadini di fruire di mezzi privati e pubblici e costituirebbe un incentivo al loro utilizzo. Le ragioni che hanno determinato la scelta attuata già per alcune zone del pescarese e del chietino, sono le medesime che interesserebbero le aree del teramano. Non va dimenticato che i residenti di questo territorio, compartecipano, attraverso la fiscalità regionale, alla risorse che la Regione destina al trasporto pubblico. Va pertanto sanata una situazione che appare discriminatoria e penalizzante. Su questo argomento sono degne di nota le parole pronunciate dal Presidente Giovanni Lolli nel suo recente intervento durante il congresso della CGIL teramana; ci si attende ora che la Regione dia seguito alle intenzioni palesemente espresse. Trasferimento Tiburtina-Anagnina In conclusione, Gianguido D’Alberto interviene anche sull’annunciato spostamento del terminale bus a Roma, dalla fermata di Tiburtina alla Anagnina. Se così fosse, si tratterebbe anche di un grave danno per gli utenti che utilizzano il terminale bus come una sorta di hub per i successivi trasferimenti sulla lunga velocità e/o percorrenza. L’auspicio è che si tratti – così come dichiarato dalla consigliera regionale del movimento 5Stelle Sara Marcozzi – di provvedimento temporaneo, ma il Sindaco D’Alberto assicura che anche su questo la sua attenzione sarà puntuale e vigile.