Mentre la politica abruzzese, fatta eccezione per il Movimento Cinque stelle, si schiera compatta contro il trasferimento del Terminal romano da Tiburtina ad Anagnina, un ricorso al Tar è stato annunciato dal consigliere d'amministrazione di Tibus società proprietaria dell'hub di Tiburtina, Tullio Tulli. «Impugneremo la delibera ha scritto in una nota - e lo stesso faranno anche gli operatori del settore, d'accordo con i comitati di quartiere. Inoltre - aveva già detto Tulli - abbiamo chiesto alle associazioni di categoria di attivarsi con il comune di Roma, con il ministero dei Trasporti ma anche con i presidenti delle Regioni toccate dai vettori perché si organizzi un incontro e perché si costituisca un tavolo politico». La Tibus peraltro ha sottolineato che il progetto di delocalizzazione ad Anagnina comporta un costo complessivo a carico delle casse comunali di 624.000 euro mentre «la Tibus ha formalmente presentato, ormai un paio di anni or sono, all'assessorato un project financing di riqualificazione dell'attuale autostazione Tiburtina e dell'area circostante per un valore di circa 6 milioni di euro, completamente a carico dei privati». L'assessore Meleo non ha dato alcun cenno di risposta alla proposta di Tibus Ancora: «Perché spendere 624.000 euro di denari pubblici per un'opera sostanzialmente inutile ad Anagnina per stessa ammissione dell'Assessore? Perché non è stata avviata la procedura di gara per la gestione dell'autostazione Tiburtina?». Tornando alle reazioni in Regione, il consigliere Pierpaolo Pietrucci sottolinea che «non bastano generiche rassicurazioni, che le notizie di oggi tra l'altro smentiscono in modo evidente. E' necessaria la granitica sicurezza che il terminal degli autobus delle linee provenienti dall'Abruzzo a Roma sia mantenuto a Tiburtina. E' necessaria una mobilitazione ma anche e soprattutto il contributo, che può essere decisivo, dei rappresentanti territoriali abruzzesi, parlamentari e consiglieri regionali, che appartengono allo stesso movimento che a Roma è al governo. Oggi, alla presa di posizione e alle iniziative parlamentari (è necessario un distinguo anche da tutti i deputati e senatori abruzzesi che sostengono l'esecutivo, compresi quindi quelli della Lega) e del governo regionale si deve unire quella del Movimento Cinque Stelle abruzzese, per una battaglia che deve essere soprattutto per l'Abruzzo». Intanto l'assessore Bignotti e gruppo consiliare L'Aquila Futura (Roberto Santangelo e Luca Rocci) annunciano che domani in consiglio comunale sarà discusso l'ordine del giorno urgente: «Si tratta di un'altra azione concreta a difesa dei diritti di tutti i cittadini aquilani, che segue la campagna firme che stiamo conducendo in questi giorno. Questo ordine del giorno ha come obbiettivo quello di far si che il sindaco possa farsi portavoce presso la giunta capitolina».