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Pescara, 24/07/2024
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Data: 06/11/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Infrastrutture autostradali e sicurezza - Faro sui pilastri di A24 e A25. Bussi e Pescara ovest, esposto sulla sicurezza dei viadotti

Fari della magistratura puntati sulla gestione delle autostrade A24 e A25, in concessione alla società Strada dei Parchi del gruppo Toto. Sui tavoli della Procura di Pescara è arrivato il corposo esposto presentato dall'associazione Nuovo senso civico. Un esposto che i magistrati stanno vagliando con attenzione, in attesa di decidere se aprire un fascicolo e a quale magistrato eventualmente assegnarlo. Le condizioni della rete autostradale che collega l'Abruzzo con Roma sono sotto i riflettori già da tempo e hanno scalato l'elenco delle priorità in seguito al crollo del Ponte Morandi di Genova. C'è massima allerta sullo stato dei viadotti abruzzesi, tanto che il Governo è pronto ad intervenire con un imponente piano di manutenzione straordinaria. Il ministero delle Infrastrutture, nel frattempo, da un lato ha imposto limitazioni e divieti alla circolazione dei mezzi pesanti, e dall'altro sta tentando di rinegoziare la convenzione relativa alla concessione. In questo quadro si inserisce l'esposto di Nuovo senso civico, che pone al vaglio della Procura il ruolo svolto dalla società concessionaria, evidenziando il «degrado strutturale delle pile» dei viadotti, anche attraverso un'ampia documentazione fotografica e tecnica.
Sotto la lente la rampa di entrata del casello di Bussi, la rampa di accesso al casello di Pescara Ovest e una decina di viadotti che interessano le zone di Cocullo, Bugnara, Pratola Peligna, Isola del Gran Sasso e Assergi. L'associazione chiede ai magistrati di valutare la sussistenza di situazioni di pericolo, l'opportunità di un intervento di ordine preventivo e di verificare se siano stati commessi reati. All'attenzione della Procura, in particolare, è stata posta la spesa per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Sulla base di un'elaborazione dei dati del Mit viene evidenziato come nel Piano economico finanziario (Pef) 2013-2016 sia prevista una spesa per le opere d'arte, comprendenti i viadotti, pari a 36 milioni di euro, a fronte di una spesa effettiva di 13,5 milioni. In sostanza - stando all'esposto - mentre Strada dei Parchi invocava interventi straordinari sui viadotti, la spesa per la manutenzione ordinaria si riduceva, superata da quella per altre voci, come la sicurezza (11,6 milioni preventivati e 22,5 milioni spesi) o il verde (10 milioni preventivati e 18,4 spesi). Nell'esposto, inoltre, vengono messe in luce presunte incongruenze e interrogativi anche in riferimento alla spesa per la manutenzione straordinaria dei viadotti e si denuncia uno sforamento della quota prevista dalla legge per gli affidamenti degli appalti, da parte della società concessionaria, ad altre società dello stesso gruppo. Sull'emergenza viadotti, inoltre, sono già stati aperti due fascicoli dalle procure di Teramo e L'Aquila. Presto, dunque, si porrà anche un problema di coordinamento delle indagini.

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