PESCARA La notizia arriva che le 22 sono passate da un bel pezzo, ma era nell'aria da tempo. Giorgia Meloni fa quella che, nel mondo degli scacchi, si chiama la mossa del cavallo: nomina Etel Sigismondi coordinatore unico di Fratelli d'Italia in Abruzzo. Ma chi pensa che l'altro coordinatore, nonché candidato papabile alla poltrona di governatore per il centrodestra, sia stato fatto fuori si sbaglia. Per Giandonato Morra, è pronto un posto di prestigio nel Gotha del partito, cioè nell'esecutivo nazionale accanto a lei, la leader che, nel frattempo, ha chiesto agli alleati di coalizione, Lega e Forza Italia, di sbrigarsi a scegliere chi dei tre, fra Morra, Marco Marsilio e Massimiliano Foschi, sarà il candidato del centrodestra alle regionali del 10 febbraio del 2019. Non c'è dubbio che la nomina di Sigismondi dà il via a un'accelerazione. Morra sarà premiato, blindato ma anche incatenato al partito, nel senso buono della parola, per evitare che resti deluso in un futuro prossimo. Deluso da cosa? La risposta non è difficile. Una chiave di lettura degli ultimissimi avvenimenti in Fdi potrebbe essere quella di premiare un papabile per fagli ingoiare un rospo: scelta di Marsilio o Foschi come candidato presidente. Con il giovane Foschi che gode già della preferenza espressa dalla Lega di Giuseppe Bellachioma, che è la componete forte dalla coalizione e, come tale, merita ascolto. Questa è una ipotesi. Architetto vastese, 44 anni, già consigliere comunale e provinciale e coordinatore regionale in tandem con Motta, Sigismondi dice: «Ringrazio la presidente Meloni per questa nomina, è un grande onore per me guidare il partito in un momento molto delicato e importante per le scelte da intraprendere per il futuro della nostra Regione. Ringrazio anche Giandonato Morra con il quale continuerò a collaborare e che presto sarà chiamato a rappresentare la nostra regione in ruoli nazionali del partito. Continuerò nel lavoro già intrapreso per la crescita del partito, così come prioritario sarà l'impegno ad una sempre maggiore collaborazione con gli altri partiti della coalizione per l'affermazione del centrodestra in Abruzzo».Ma se chiedi a Sigismondi che effetti ha la "mossa del cavallo" sulle elezioni, lui risponde: «Assolutamente nessuno».