Si alzano i toni della mobilitazione contro lo spostamento del terminal bus da Tiburtina ad Anagnina, deciso dalla giunta Raggi con apposita delibera. Il presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, ha lanciato una sorta di manifestazione attraverso una conferenza stampa che si terrà lunedì 12 proprio negli spazi del terminal, a Tiburtina. Con invito a partecipare per sindaci abruzzesi, organizzazioni economiche e sociali e rappresentati dei pendolari. Lolli ha ribadito il valore strategico del collegamento, «fondamentale nella quotidianità dei rapporti tra l'Abruzzo e il Lazio e nelle prospettive del sistema di infrastrutture per l'economia, il turismo, i servizi sia a favore dei cittadini che delle imprese». «Il collegamento con Roma è funzionale anche ai tanti cittadini romani che hanno scelto di vivere in Abruzzo e di lavorare a Roma. E le nostre economie sono profondamente intrecciate come dimostra la sinergia che si sviluppa in tema di ricerca e sviluppo sulle politiche dello spazio. Con lo spostamento ad Anagnina, invece - sostiene Lolli - i viaggiatori sarebbero costretti ad allungare di molto i tempi per arrivare a Termini o per raggiungere lo snodo ferroviario e le ulteriori rispettive destinazioni». Secondo il presiedente della Regione gli annunci del Comune di Roma sul carattere transitorio dello spostamento sarebbero infondati. Nel frattempo è stato approvato un ordine del giorno, proposto dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, per esprimere contrarietà alla delocalizzazione con la richiesta di impegnare Giunta regionale e Ufficio di Presidenza ad assumere ogni iniziativa istituzionale e se necessario, di ordine legale. Tra gli impegni votati anche quello di chiedere con la massima urgenza un confronto con la Giunta capitolina e il Governo nazionale. Sull'argomento è intervenuto anche il consigliere delegato ai trasporti, Maurizio Di Nicola: «È un tema troppo importante per l'Abruzzo per non essere difeso in questo momento». Il segretario provinciale Pd Francesco Piacente ha attaccato i Cinque Stelle: «Stupiscono e disarmano le dichiarazioni della Marcozzi che, con ineffabile superficialità, minimizza il trasferimento definendolo semplicemente temporaneo». Infine la consigliera comunale Emanuela Iorio: «Il Comune che fa? La maggioranza si spacca in due e presenta sull'argomento due documenti diversi nello stesso Consiglio Comunale. Si può andare avanti così?».