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Pescara, 24/11/2024
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Data: 09/11/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Bus all'Anagnina, tremano mille marsicani. Sono tanti i pendolari che quotidianamente raggiungono Roma. De Angelis scrive al sindaco Raggi, mozione della Provincia

AVEZZANO Studenti e pendolari della Marsica - un esercito di oltre mille persone che quasi ogni giorno fa avanti e indietro con Roma - seguono con grande apprensione la vicenda del trasferimento del terminal bus dalla stazione Tiburtina all'Anagnina, nella speranza che la giunta capitolina accolga le pressanti richieste degli amministratori abruzzesi, con in testa il presidente vicario Giovanni Lolli, e cambi rotta. Quella imboccata, infatti, darebbe una mazzata pesante per i pendolari della Marsica, dove ogni giorno (eccetto i festivi) partono una decina di autobus soltanto della Tua (che diventano dodici il lunedì e il venerdì) per il viaggio verso la stazione Tiburtina e ritorno serale. Sulla questione che sta tenendo banco da giorni, quindi, anche la Marsica si mobilita per scongiurare quel dirottamento dei collegamento con Roma capitale. Il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, si appella alla collega, Virginia Raggi, affinché cambi rotta. «Non si comprende il motivo dello spostamento integrale del terminal bus all'Anagnina», afferma il primo cittadino, «invito la Raggi a riflettere anche sui modi, ovvero a rivedere la progettazione, per permettere la contestualità dei lavori di ristrutturazione con il servizio di hub, almeno per quanto riguarda i bus di linea. L'eventuale spostamento in via definitiva del terminal bus all'Anagnina sarebbe assolutamente inaccettabile per i pendolari provenienti dall'Abruzzo in generale, dalla Marsica in particolare. La scelta incontrerebbe la dura opposizione di tutti i sindaci e rappresentanti delle istituzioni, ma prima ancora dei cittadini al cui servizio dobbiamo con buon senso operare». De Angelis chiede lumi sul "recupero" dell'area est del piazzale Tiburtino (annunciato dall'assessore Meleo), «del quale allo stato», sottolinea, «sono ignoti sia i tempi che le modalità di esecuzione. Venga sollecitamente realizzato, soprattutto con tempi certi, in maniera tale da destinare l'area a terminal per i bus provenienti dall'Abruzzo e limitare così i disagi cui andranno incontro i viaggiatori, soprattutto i pendolari, moltissimi dei quali provenienti dalla Marsica, per tutto il periodo dei lavori. E una volta conclusi, l'hub al servizio dei bus provenienti dall'Abruzzo torni nell'area della Tiburtina, destinando a più consoni flussi di mobilità l'approdo dell'Anagnina». Più dura la linea di contrasto alla decisione della giunta a 5 Stelle invocata dai consiglieri provinciali Gianluca Alfonsi e Alfonsino Scamolla. I due esponenti della maggioranza hanno presentato una mozione contro la delocalizzazione dell'autostazione di Roma Tiburtina, che sarà in discussione nel prossimo consiglio, affinché il presidente Angelo Caruso, assuma «ogni iniziativa urgente di ordine istituzionale con la giunta capitolina, il governo regionale del Lazio e, ove se ne rendesse la necessità, di ordine legale, affinché la decisione dell'esecutivo Raggi sia immediatamente revocata» e chieda con la massima urgenza «un confronto istituzionale con la giunta capitolina e il governo nazionale per realizzare la permanenza, con l' ammodernamento funzionale dal punto di vista trasportistico e urbanistico, della stazione di Roma Tiburtina quale snodo del trasporto ineliminabile nella intermodalità regionale, nazionale e internazionale che si sviluppa in Roma capitale».La mozione, firmata dai due consiglieri, è motivata da un'esigenza «di connessione e interconnessione del trasporto civile su strada», sottolineano Alfonsi e Scamolla, «che, da sempre, svolge una funzione strategica ineliminabile per lo sviluppo economico e sociale dell'intero Abruzzo. L'attività dell'autostazione Tiburtina, favorisce il collegamento stradale e autostradale con Roma capitale, determinante anche in ragione dell'interconnessione ferroviaria e aeroportuale a livello nazionale, europeo e internazionale». Altra nota dolente per i consiglieri: «Il collegamento con il centro di Roma dall'Anagnina è molto più difficoltoso rispetto a Tiburtina. La decisione della giunta Raggi», concludono, «determina un gravissimo danno per autotrasporto civile e pendolare, pubblico e privato, lavoratori, studenti, professionisti e operatori economici che quotidianamente si sviluppa tra l'Abruzzo e la capitale».

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