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Pescara, 24/07/2024
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Data: 10/11/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Treni regionali, trasparenza sui tempi». Esposto di Federconsumatori Abruzzo al Garante della concorrenza: tempi di percorrenza non chiari

PESCARA «Più i treni regionali sono lenti, più aumenta il corrispettivo che le regioni devono pagare a Trenitalia per l'attivazione del trasporto ferroviario regionale. E a decidere il tempo che un treno deve impiegare per collegare due stazioni sono le stesse Ferrovie, con la cosiddetta traccia oraria». Ad affermarlo è l'Osservatorio sulla Mobilità di Federconsumatori Abruzzo, che ha inoltrato una segnalazione, accolta ad inizio novembre, all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) affinché verifichi «eventuali anormalità». La segnalazione è stata elaborata a partire dalla «constatazione che tra Montesilvano e Pescara i treni regionali impiegano da 4 fino a 17 minuti». In altre parole, spiega Tino Di Cicco, dell'Osservatorio sulla Mobilità, «la distanza tra le due realtà è la stessa, la velocità dei treni è analoga, ma il tempo, in alcuni casi, è quattro vole superiore». «La traccia oraria», afferma Di Cicco, «è il tempo impiegato da un treno per raccordare due località e non è deciso in base alla formula fisica che quasi tutti noi abbiamo imparato a scuola, cioè tempo uguale a spazio diviso velocità, ma è deciso in modo arbitrario dalle ferrovie. E siccome più tempo impiega il treno, più noi cittadini paghiamo tramite i Contratti di Servizio stabiliti tra Regioni e Trenitalia, è evidente che Trenitalia non ha alcun interesse a ridurre i tempi di percorrenza». Di Cicco ricorda che «ogni minuto di treno costa alla collettività circa 10 euro: assegnare 13 minuti in più ad un treno obbliga noi tutti a dissipare 130 euro al giorno, cioè quasi 50mila euro ogni anno solo per quel treno». «Solo la regione Abruzzo», aggiunge, «investe circa 57 milioni di euro per far circolare i treni regionali e, quindi, rendere trasparente la modalità con la quale viene determinata la traccia oraria può significare risparmi per la collettività e miglioramento del servizio ferroviario». Auspicando che «l'Agcm possa risolvere il mistero», Federconsumatori Abruzzo ricorda che questa è la terza volta che l'associazione presenta un esposto all'Agcm, su questioni diverse, contro le ferrovie: «La prima volta, nel 2014, è stata applicata a Trenitalia una sanzione di un milione di euro, la seconda, nel 2017», conclude Tino Di Cicco, «è stata applicata la sanzione massima, cioè cinque milioni di euro».

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