Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/07/2024
Visitatore n. 738.555



Data: 13/11/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Sul bus con sole e pioggia. Una vita da pendolari. Escono la mattina quando il sole ancora non sorge e tornano a casa di sera. Sono migliaia le persone che ogni giorno dalla Marsica raggiungono la Capitale

AVEZZANO Escono la mattina quando il sole ancora non sorge e tornano a casa la sera mentre passano i titoli del Tg. I pendolari che ogni giorno si spostano da Avezzano verso Roma sono migliaia. Impiegati, operai, studenti, ma anche tecnici e insegnanti che hanno scelto di rimanere a vivere nella loro terra e di fare qualche sacrificio in più. Per loro la sveglia suona molto presto, il tempo di bere un caffè al volo e scappare a prendere il bus diretto verso la capitale. Arrivati a Roma poi ci si sposta in metro o in autobus e il pomeriggio si ripete tutto al contrario, verso casa.
FUTURO INCERTO. La notizia del trasferimento degli autobus in partenza e in arrivo dall'Abruzzo nella stazione di Anagnina li ha lasciati in balia di dubbi e incertezze per il futuro. Giovanni Fidanza ha deciso di iscriversi alla facoltà di Economia a Roma pur risiedendo nella Marsica. «Prendo l'autobus tutti i giorni da Avezzano per andare all'università a Roma», ha raccontato, «impiego circa un'ora e un quarto per arrivare a Roma e poi 20 minuti per spostarmi da Tiburtina all'università. Se i bus andranno ad Anagnina dovrò rivedere tutto e non potrò più viaggiare, perché ci metterei più a spostarmi da lì alla facoltà che da Avezzano a Roma».
VITE STRAVOLTE. La routine quotidiana, quindi, potrebbe subire degli stravolgimenti che non tutti sarebbero pronti ad affrontare. Orari e coincidenze non permetterebbero più agli abruzzesi di spostarsi tra casa e lavoro in tempi accettabili costringendoli, di fatto, a scegliere di viaggiare in auto o di trasferirsi a Roma. «Parto alle 6.10 da Avezzano e riparto alle 18 da Tiburtina», ha precisato Giuseppe Sansone, tecnico, «se dovessero spostare tutto ad Anagnina mi ci vorrebbe un'ora solo per raggiungere la stazione dal mio ufficio, impensabile. Inoltre bisogna considerare che Tiburtina è un hub attrezzato con metro, autobus, ferrovia con treni per spostamenti interni e treni ad alta velocità. Ad Anagnina c'è solo la metro». La vita dei pendolari cambierebbe sia in termini di tempi, sia in termini di servizi».
SOLUZIONE PROVVISORIA. L'assessore comunale alla città in movimento del Comune di Roma, Linda Meleo, ha precisato che la soluzione di trasferire i bus ad Anagnina è solo provvisoria e durerà il tempo necessario per la riqualificazione dell'area. Ma i pendolari sono comunque preoccupati.
TEMPI DILATATI. «Sono fortunato perché a breve finirò le lezioni e dovrò frequentare solo saltuariamente l'università», ha evidenziato Mario Pecce, studente di Economia, «ma se dovessi fare il tirocinio a Roma impiegherei 50 minuti solo per arrivare all'università. In sostanza diventerebbe impossibile viaggiare».
AUMENTANO LE SPESE. Tempi dilatati, necessità di acquistare più biglietti dei mezzi pubblici e la costante preoccupazione di perdere una coincidenza. Le giornate che si prospettano per i pendolari sono sempre più difficili e qualcuno inizia già a pensare di gettare la spugna. «Il problema c'è per tutti, ne parliamo ogni giorno sull'autobus, spostarsi da Anagnina al centro per andare al lavoro non è possibile, bisognerebbe fare il giro di metà raccordo con un bipiano da 90 persone», ha sottolineato Adamo Colangelo, «qui c'è gente che esce di casa la mattina alle 5 e rientra non prima delle 20, con tempi di percorrenza allungati significherebbe trascorrere metà giornata sul bus e metà al lavoro». «E' un disastro ed è impensabile che una parte così importante del territorio arrivi dall'A24 e debba andare ad Anagnina», ha dichiarato Stefano Fabrizi, dirigente di Confagricoltura, «capisco che ci sono problemi a Tiburtina, ed è evidente, ma bisogna trovare soluzioni non spostare tutti».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it