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Data: 13/11/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Terminal bus Anagnina: Amministratori abruzzesi a Roma, «No a scelta sbagliata». Consiglio comunale L'Aquila riunito in protesta a tiburtina. Sit-in Lolli: «da Raggi ci aspettiamo sensibilita', ricordi nostro sacrificio per rifiuti»

ROMA - Tiburtina sì Anagnina no.

Tutti gli amministratori locali, abruzzesi e laziali, hanno indossato la spilletta d'ordinanza per dire no allo spostamento del bus terminal della stazione Tiburtina all'Anagnina, scelta contenuta in una delibera della giunta capitolina che prevede una spesa di 600mila euro per il nuovo hub.

Il presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, ha definito la decisione dell'amministrazione Raggi "sbagliata perché aumenta di molto il tempo di percorrenza delle decine di migliaia di persone che, ogni giorno, vanno e vengono tra Abruzzo e Lazio. Se la decisione non viene modificata inizieremo una protesta più energica".

Lolli non ha usato mezze misure nell'indirizzare un messaggio chiaro al sindaco Virginia Raggi: "C'è una cosa che mi viene dal cuore e devo dirla: quando ci è stato chiesto di accogliere parte dei rifiuti di Roma, che era in emergenza, noi con grande sacrificio lo abbiamo fatto perché siamo un Paese e dei problemi dobbiamo farci carico insieme. Ora ci aspettiamo la stessa sensibilità e attenzione - ha detto il presidente vicario della Regione - Qualche settimana fa - ha rincarato l'assessore regionale del Lazio all'Urbanisica, Ciclo dei Rifiuti e Politiche Abitative Massimiliano Valeriani - abbiamo prorogato l'accordo per lo spostamento di una parte dei rifiuti in Abruzzo e gli abruzzesi lo hanno fatto nonostante il malcontento per la decisione su Tibus".

"La delibera va ritirata. Anche io sono una pendolare e il trasferimento ad Anagnina significa per me e per tutti pendolari 40 minuti in più a tratta. È una scelta che ci allontana dalla possibilità di prendere un treno. Siamo pronti a ragionare. Crediamo che il Comune di Roma deliberi in maniera unilaterale. Il contenzioso con Tibus può e deve essere risolto perché per noi una scelta del genere è inaccettabile. Sul tema ho fatto già un' interrogazione parlamentare", ha detto la deputata del Pd, Stefania Pezzopane, a margine del sit-in nel piazzale di Tibus contro lo spostamento dell'autostazione.

Durante il sit-in di questa mattina, che si è tenuto proprio davanti all'autostazione Tibus, il consiglio comunale dell'Aquila si è riunito simbolicamente; per il vice sindaco Guido Liris "non può essere permesso al sindaco di Roma di ferire nuovamente il nostro territorio. È il momento di dimostrare cosa significhi città sorelle".

"L’assise comunale del capoluogo di Regione ha inteso manifestare il suo sentito dissenso contro l’inaccettabile decisione della giunta capitolina di spostare l’autostazione dei bus interregionali dove ogni giorno dall’Abruzzo approdano centinaia di abruzzesi per motivi di lavoro, studio e salute. Lo spostamento dell’hub sarebbe un duro colpo per i pendolari di tutta la regione, non possiamo permetterlo. Quando i cittadini chiamano è dovere di chi amministra il territorio rispondere con azioni forti, concrete e soprattutto unitarie", ha scritto in una nota il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Tinari.

Prima che scadesse la concessione, la società Tibus, che gestisce il servizio, aveva chiesto all'architetto Ettore Pellegrini di realizzare un project financing che Tibus "potrebbe mettere a bando avendo il diritto di prelazione, per la realizzazione di una piazza di collegamento con la stazione Tiburtina e una nuova bus station", ha spiegato l'architetto.

"La Regione Lazio non ha potere per intervenire - ha spiegato l'assessore regionale alle Politiche abitative, Urbanistica e Ciclo dei Rifiuti Massimiliano Valeriani - ma sono qui per esprimere la mia solidarietà contro una decisione non giusta".

"Presenteremo una mozione in consiglio comunale per chiedere la modifica della delibera", ha aggiunto il presidente del gruppo capitolino Fratelli d'Italia Andrea De Priamo, mentre il sindaco di Pescara Marco Alessandrini auspica ci sia un dialogo "perché il muro di gomma non ci piace".

E a questo proposito il sindaco di Avezzano (L'Aquila), Gabriele De Angelis, ritiene "indegno non riuscire a parlare con la sindaca o con l'assessore. Oggi dobbiamo avere una data certa per un incontro".

Anche la delegazione del Comune di Sulmona (L'Aquila), guidata dal presidente del Consiglio comunale, Katia Di Marzio, e composta dall’assessore ai Trasporti, Antonio Angelone, e dai consiglieri comunali Fabio Pingue ed Elisabetta Bianchi, insieme al presidente della Dmc “Terre d’Amore” Fabio Spinosa, ha partecipato alla manifestazione di questa mattina nella Capitale.

Forte dell’Ordine del giorno presentato dall’intero Consiglio comunale di Sulmona nell’ultima seduta dell’Assise Civica e recepito dalla Giunta, oggi la delegazione ha ribadito con forza e determinazione "il forte disagio che subirebbe l’utenza del centro Abruzzo e in particolare i moltissimi pendolari che quotidianamente si recano a Roma per motivi di lavoro, di studio o di salute, i quali sarebbero costretti ad allungare di molti i tempi, sia all’andata che al ritorno, rinunciando ad un sito attualmente agevole per i collegamenti con l’aeroporto o con gli snodi ferroviari e metropolitani", come affermato dal presidente Katia Di Marzio.

L’assessore Antonio Angelone ha evidenziato lo sgarbo istituzionale: "Ci saremmo aspettati dialogo istituzionale da parte della Giunta Raggi, in considerazione soprattutto dei buoni rapporti che intercorrono tra Sulmona e Roma, attinenti sia all’aspetto culturale, nell’anno del Bimillenario ovidiano, sia all’emergenza rifiuti, visto che il Comune di Sulmona ha mostrato disponibilità consentendo la lavorazione dei rifiuti della Capitale negli impianti di Noce Mattei. Siamo al fianco dei pendolari i quali verrebbero fortemente penalizzati se fosse spostato il terminal da Tiburtina" conclude l’assessore "questo sarebbe un danno per un territorio come il nostro già martoriato dalla crisi e che necessita, invece, collegamenti più comodi e rapidi con la Capitale".

Le Confederazioni Regionali di Cgil, Cisl e Uil appoggiano la manifestazione di protesta contro la delocalizzazione del Terminal.

"Un provvedimento che, se attuato, andrebbe ancora una volta a penalizzare pesantemente i cittadini abruzzesi e, nello specifico, coloro che intendono o debbano necessariamente avvalersi della mobilità collettiva per trasferimenti verso la capitale, imputabili a motivi di studio, di lavoro o per esigenze sanitarie - si legge in una nota a firma di dei segretari generali, Sandro Del Fattore (Cgil), Leo Malandra (Cisl) e Michele Lombardo (Uil) - Senza voler entrare nel merito delle motivazioni che avrebbero indotto la giunta della capitale ad assumere questa decisione, crediamo non si possa ignorare che un simile provvedimento, dal quale peraltro non si evince con chiarezza se sia definitivo o temporaneo (ed eventualmente per quanto tempo), andrà inevitabilmente a peggiorare le condizioni di migliaia di pendolari che stanno già pagando un prezzo salato in materia di penalizzazioni per l'incuria e la miopia anche della politica abruzzese".

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