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Data: 15/11/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tiburtina a rischio, la Regione valuta il ricorso giudiziario

L'AQUILA La Regione Abruzzo valuterà il ricorso alle vie giudiziarie per contrastare il trasferimento del terminal bus da Tiburtina ad Anagnina. Lo ha detto ieri al Messaggero il consigliere delegato ai Trasporti, Maurizio Di Nicola, all'esito assai poco chiaro della riunione, sul tema, della commissione consiliare Mobilità di Roma Capitale. Sarà necessaria una richiesta di accesso agli atti perché, nonostante la protesta istituzionale bipartisan dell'altro giorno, proprio sul piazzale dell'autostazione, non è giunto alcun chiarimento che possa essere giudicato concreto. Siamo alle dichiarazioni di intenti, all'eventualità di reperire aree alternative prossime alla stazione o alla possibilità che i soli collegamenti con Napoli vengano dirottati su Anagnina. «La posizione principale non mi sembra cambiata dice Di Nicola . Faccio notare che un hub è tale se vi convergono tutti i collegamenti. Da Tiburtina non ci sono solo direttrici romane, ma anche interscambi con altre regioni. Certo, questo sarebbe l'ultimo dei problemi ora, ma in ogni caso faremo richiesta di accesso agli atti per valutare il ricorso alle vie legali». A illustrare la posizione di Roma Capitale è stata l'assessore alla Città in movimento, Linda Meleo: «Tra tempi di progettazione, di realizzazione e bando l'autostazione Anagnina sarà pronta a settembre 2019. Nel frattempo stiamo lavorando per individuare aree nel piazzale est per realizzare la nuova autostazione Tiburtina. Vogliamo assicurare il minor disagio possibile ai cittadini di Abruzzo e Marche. Dunque, miriamo a riorganizzare alcune linee su Anagnina e, contemporaneamente, a evitare disagi per le popolazioni coinvolte». La commissione ha confermato che la società Tibus gestisce l'autostazione di Tiburtina «in modo abusivo e Roma, attualmente ne è ostaggio. Se sgomberassimo la struttura senza un accordo con il gestore, che non collabora, significherebbe interrompere il servizio», come hanno detto i tecnici del dipartimento Mobilità del Comune di Roma.
Certamente, «convocheremo un tavolo con Tibus per vedere di trovare una convergenza», ha spiegato la Meleo ma, in ogni caso, in futuro il piazzale ovest della stazione Tiburtina non ospiterà più l'autostazione che, in maniera definitiva dovrebbe essere realizzata nella parte est, verso Pietralata. Anche a Roma c'è anche chi non condivide la decisione. E' il caso della presidente del VII municipio Monica Lozzi che, in disaccordo con la scelta della sua stessa maggioranza, è sicura che «Anagnina non potrebbe sopportare quel carico se già non sopporta quello normale della metropolitana». Concorda il presidente del gruppo capitolino di Fdi Andrea De Priamo che propone di «sospendere la delibera di giunta mentre si cera la soluzione più giusta». Sulla stessa linea Davide Bordoni, coordinatore romano e capogruppo di Forza Italia in Campidoglio: «I pendolari di Abruzzo e Marche dovrebbero affrontare un'ora in più di viaggio. Non è assolutamente ammissibile». «Gli abruzzesi al momento posso stare tranquilli dice il candidato alla presidenza della Regione, Fabrizio Di Stefano - da febbraio poi risolveremo il problema. Prendo atto delle dichiarazioni di Linda Meleo, assessore del Comune di Roma, circa l'eventuale spostamento del terminal bus da Tiburtina ad Anagnina e dalle quali si evincono due cose chiare, ossia la confusione che regna nella giunta capitolina da una parte e, la seconda, che l'eventuale spostamento non avverrebbe prima di un anno».

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