«Ora che la legge regionale è in vigore non ha più senso fare melina sulla Nuova Pescara, al contrario bisogna guardare avanti. E questo non solo coinvolgendo i sindaci e i consigli comunali di Pescara, Montesilvano e Spoltore ma anche gli abitanti delle tre città, gli ordini professionali, le associazioni di categoria del settore produttivo e quelle culturali». Una cosa è certa: a sentirlo parlare, Marco Presutti è determinato a sfruttare ogni giorno, anzi ogni minuto da qui al termine della consiliatura per rendere più concreto e condiviso il progetto della Grande Pescara, fusione di tre città in metropoli il cui obiettivo dichiarato è di migliorare il livello dei servizi riducendone i costi ovvero anche diventare attrattore di risorse per progetti mirati ad elevare la qualità della vita. E' a lui, ex consigliere capogruppo del Pd - ruolo ora ereditato in aula da Emilio Longhi - che il sindaco Marco Alessandrini ha affidato la nuova delega, nominandolo assessore, in aggiunta a quelle cedute dal dimissionato Giuliano Diodati - sport, bilancio e mobilità -. E lui non ha perso tempo nell'esternare compiti, strategie e obiettivi da perseguire, in una chiacchierata con i giornalisti.
AMPIO CONFRONTO
La nascita della Nuova Pescara è fissata ora al 2022, dopo aver compreso che il traguardo non sarebbe mai stato raggiunto entro il 2019, tante e troppe sono ancora le tappe da superare. Aprire un ampio tavolo di confronto è dunque il primo passo. «Dobbiamo riflettere sulla vocazione o sulle vocazioni della nuova città, dobbiamo stabilire cosa chiedere agli altri Comuni per individuare un percorso in cui ognuno abbia un ruolo. Tutto questo - seguita l'assessore Marco Presutti - mi fa ripensare al 1927, alla nascita della Provincia di Pescara e di una città metropolitana già allora frutto di una fusione, quella tra Castellamare Adriatico e Pescara, una spinta che negli ultimi trent'anni si è un po' rallentata ma che deve adesso riprendere vigore. Del resto la conurbazione esiste già, si tratta di fissare regole e strumenti che consentano di vivere con quell'organicità che adesso ancora manca».
FASCE DEBOLI
Su bilancio e mobilità l'assessore Presutti conta di affidarsi al lavoro già portato avanti dai tecnici di Palazzo di città, soprattutto per i conti. Non è mancato un momento di passaggio di consegne con il suo predecessore, anche se veloce: «Con Diodati ci siamo sentiti» ha rivelato Presutti, il quale ha spiegato: «Il bilancio è quello già predisposto dagli uffici e che sottoporrò ai sindacati. In settimana o comunque entro pochi giorni confido nell'approvazione della giunta, poi il documento approderà in consiglio comunale. Va da sè che l'attenzione al sociale resta alta, così come la salvaguardia delle fasce deboli nel rispetto degli impegni già assunti. Ma il vero obiettivo è arrivare all'approvazione della delibera in tempi brevi e con immediata esecutività in modo da avere massima libertà di manovra nella gestione delle risorse. In ragione di questo obiettivo auspico un confronto vero e ampio con le opposizioni» ha aggiunto il neo assessore.
IL TRAFFICO
Quanto alla mobilità, i progetti in cantiere sono numerosi: «L'obiettivo è conciliare le scelte di progresso con le esigenze della città» ha detto Presutti. Il bando per l'area di risulta è l'obiettivo primario dell'amministrazione Alessandrini, dal cui esito in aula dipenderà l'impatto sulle tariffe della sosta in tutta l'area centrale, al netto della riqualificazione di qualità ovvero di respiro europeo che si chiede a chi dovrà redigere il progetto. Cauto no comment sulla strada parco: «Lì decide Tua» glissa, anzi dribbla Presutti.