L'AQUILA «Mi hanno tenuta in nero per 12 anni, e quando finalmente ho chiesto l'assunzione, mi hanno accusata di inesistenti mancanze contabili e sono stata sbattuta fuori dal sindacato Ugl». Giuliana Vespa, storica esponente del sindacato di destra, arriva in conferenza stampa con un pacco di documenti, messaggi in e-mail e raccomandate. L'avvocato Paola Fatima Cortesi, seduta al suo fianco, ha presentato la denuncia in tribunale. La sua assistita accusa il sindacato Ugl di averla tenuta in nero. Alla sinistra c'è un altro ex Ugl, Piero Peretti, dimessosi da segretario nazionale Ugl Credito quando si è accorto che «i vertici Ugl sfuggivano a ogni chiarimento».
LA VERTENZA. Nella denuncia l'avvocato chiede l'immediata regolarizzazione della posizione lavorativa e contributiva di Giuliana Vespa, «utilizzata in nero per ben 12 anni», di cui però solo gli ultimi 5 potranno essere considerati per i conteggi degli arretrati. «Per tutti questi anni sono stata io la referente dell'Ugl in provincia dell'Aquila in attesa di una regolarizzazione a parole sempre promessa e mai arrivata». Alle ultime elezioni al congresso provinciale Ugl, lo scorso 29 maggio, Vespa aveva fatto incetta di voti, ricevendo l'apprezzamento di 41 delegati su 50. Alcuni di questi delegati, anche loro fuoriusciti dall'Ugl, sono presenti alla conferenza stampa. Fa capolino anche il vicesindaco, Guido Quintino Liris, arrivato per un saluto di solidarietà. «Se è per questo, ho ricevuto solidarietà da molti», racconta Vespa. I documenti impilati e numerati raccontano la storia tra la sindacalista e «il mio unico datore di lavoro, l'Ugl». In cima alla pila un provvedimento di sospensione cautelare inviato il 2 ottobre scorso con cui la segreteria generale dell'Ugl nazionale le comunicava la sospensione cautelativa da ogni attività sindacale e conseguenti provvedimenti disciplinari. Nel documento si legge a chiare lettere che Vespa non aveva ottemperato all'obbligo di inviare il bilancio 2017. In una nota l'Ugl parla di problemi con un contratto di affitto. «Ma quali omissioni», ribatte Vespa rigettando ogni accusa. «Il bilancio era stato inviato un mese prima. Alcuni giorni dopo dalla sede centrale era partita una nota alle strutture territoriali per invitarle ad adempiere proprio alla presentazione del bilancio». «Quarantasei sezioni su 90 non lo avevano ancora fatto», si infervora Vespa. «Solo io sono stata deferita e mi sono quindi dimessa».
LA SCISSIONE. «La cosa più grave», spiega l'avvocato Cortesi, «è che l'Ugl non ha risposto alle lettere. Solo silenzio». Nel futuro c'è l'adesione a un altro sindacato. «Faccio questo lavoro da 32 anni», annuncia Peretti. «So bene come si fa a far crescere le adesioni a un sindacato. Ma ne riparleremo».
OGGI LA REPLICA. «Saranno i vertici nazionali a replicare alle accuse lanciate al sindacato dall'ex segretario provinciale dell'Ugl Giuliana Vespa». Lo dichiara al Centro Roberto Bussolotti, che lo scorso 26 settembre è stato nominato reggente dell'Ugl L'Aquila, entrata in una fase di commissariamento. La risposta arriverà a stretto giro di posta: oggi infatti è prevista l'inaugurazione, alle 11,30, della nuova sede del sindacato, in località Sant'Antonio. Al taglio del nastro sarà presente il vicesegretario generale Giancarlo Favoccia, affiancato da altri segretari e dirigenti nazionali. «Dopo la benedizione dei nuovi locali, affidata a monsignor Giuseppe Molinari», spiega Bussolotti, «i vertici nazionali saranno a disposizione della stampa per chiarire la posizione del sindacato in merito alle accuse arrivate dal segretario uscente Vespa e dall'ex segretario nazionale Ugl Credito Piero Peretti, che si è dimesso dopo la nomina dello scorso 25 gennaio». Bussolotti, già dirigente nazionale nonché segretario provinciale della federazione Igiene Ambientale, la più rappresentativa del territorio aquilano, è stato chiamato, secondo il sindacato, «per guidare il rilancio dell'Ugl dell'Aquila».