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Pescara, 24/07/2024
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Data: 15/11/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Abruzzo verso le regionali - Appello di Morra: decidiamo in Abruzzo. Il caso-centrodestra: il candidato di Fratelli d'Italia zittisce Martino e poi chiede agli alleati di non aspettare più Salvini

PESCARA È immediata la reazione di Giandonato Morra al secondo colpo basso sferrato in poco tempo dal deputato di Forza Italia, Antonio Martino, agli alleati di Fratelli d'Italia. La risposta dell'ex coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni al vice di Nazario Pagano è forte. Primo perché Morra non ci sta a farsi bocciare come papabile candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione. Secondo perché non c'è più tempo da perdere litigando in famiglia. Così l'avvocato teramano definisce assurde le parole di Martino. Poi calibra la mira e afferma: «Mi sembra che il suo tipo di comunicazione sia foriero di fratture nel centrodestra che deve invece restare vincente e unito per il suo elettorato». Ma, calendario alla mano, il centrodestra abruzzese è entrato in zona rossa, che precede di poco il panico. È tardi, incredibilmente tardi. Morra, quindi, lancia un ultimo appello ai coordinatori regionali di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, cioè a dire Pagano, Giuseppe Bellachioma ed Etel Sigismondi. Chiede loro di incontrasi al più presto, senza però portarsi dietro altri pezzi di partito. Il cartellino rosso a Martino è evidente. «Si vedano esclusivamente tra di loro per trovare un modo di comunicazione ponderato delle decisioni di coalizione evitando che questa venga fatta in maniera virulenta». Veniamo però al dunque: «I tre debbono trovare una soluzione che superi le difficoltà del tavolo nazionale a riunirsi per decidere il candidato governatore per il centrodestra in Abruzzo», dice.Una soluzione che, secondo Morra, «dev'essere trovata a livello regionale, restando nel recinto dei tre nomi proposti da Fdi. E non come afferma Martino di allargare la rosa ad altri nomi. Ormai si è capito benissimo», continua il candidato papabile, «che per motivi di posizioni nazionali, pro o contro il governo, Salvini non si siederà mai allo stesso tavolo con Berlusconi e Meloni per scegliere il nome per l'Abruzzo». Cioè chi tra lo stesso Morra, il senatore Marco Marsilio e il cardiochirurgo Massimiliano Foschi, guiderà la coalizione al voto del 10 febbraio del 2019.L'appello di Morra verrà raccolto? Sarà interessante vedere le reazioni di chi è stato chiamato in causa. È una sorta di prova del nove per il centrodestra perché fa capire chi sta remando contro ma lo fa da dietro le quinte della politica. Un "chi" che non può essere Pagano perché proprio oggi incontrerà a Roma Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, e chiederà al suo leader di suonare la sveglia a Salvini, più che alla Meloni, per sdoganare un nome che il popolo abruzzese del centrodestra aspetta da mesi.

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