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Data: 16/11/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Regionali: Legnini a un passo dal sì, Cialente svela, «Ormai il candidato è lui». L'ex vice presidente del csm all'aquila per la riapertura della storica sede del pd in centro sceglie il silenzio stampa, ma in citta' incontra gli amici piu' stretti per la strategia in vista della campagna elettorale

L’AQUILA – È praticamente fatta per la candidatura dell'ex vice presidente del Cms ed ex sottosegretario con delega alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, alla presidenza della Regione Abruzzo per il centrosinistra.

L'attesa conferma è arrivata, a microfoni spenti, per bocca dell’ex sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, alla presenza proprio di Legnini - che ai giornalisti ha preferito di non rilasciare dichiarazioni - durante l’evento per la riapertura, a distanza di quasi dieci anni dal terremoto del 6 aprile 2009 che la danneggiò seriamente, della sede del Partito democratico aquilano in via Paganica 3, negli storici locali del Partito comunista.

Presente, tra gli altri, l'ex segretario nazionale Walter Veltroni.

Che Legnini sia a un passo dal sì è provato dal fatto che nel pomeriggio, come appreso da AbruzzoWeb, ha incontrato nel capoluogo d'Abruzzo gli amici più stretti per impostare la strategia in vista della campagna elettorale.

Sempre da quanto appreso da questo giornale, Legnini ha contattato e poi incontrato alcuni consiglieri regionali uscenti della maggioranza di centrosinistra per invitarli a ricandidarsi.

Il nodo sembra quindi definitivamente sciolto, dopo mesi di dubbi e comunque ancora in attesa di capire le mosse di un centrodestra al momento nel caos.

Tra i molti presenti, il segretario regionale del Pd, Renzo Di Sabatino, che nei giorni scorsi ha dichiarato che nel centrosinistra "il confronto prosegue a prescindere dalla decisione di Legnini, anche se non mi nascondo le differenze che possono esserci sulla costruzione di un'alleanza con o senza di lui".

Presenti anche la deputata Stefania Pezzopane, l'assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, l'assessore regionale Pierpaolo Pietrucci, Fulvio Angelini, braccio destro del presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli (assente per la vertenza LFoundry sui tavoli romani) e il segretario aquilano Stefano Albano.

VELTRONI: ''LA PAROLA COMPAGNO E' IMPEGNATIVA E UN PARTITO NON E' UN AUTOBUS''

“La parola compagno ha come sua radice etimologica cum panis, cioè dividere il pane, ed è una parola impegnativa che non si può sprecare”, ha detto l'ex segretario nazionale Dem ed ex vice presidente del Consiglio davanti alla folla riunita nei locali di via Paganica, in un contesto di dirigenti regionali e militanti della provincia dell’Aquila.

“La parola compagno si può buttare via così, come si buttano le parole su Twitter. È una parola che quando la si pronuncia deve essere sincera. Se non è sincera, lasciate perdere”, ha aggiunto Veltroni.

“Un partito politico – ha detto ancora – non è un autobus dal quale si sale e si scende così, come nulla fosse. E la sinistra non è un oggetto di antiquariato. Non è qualcosa che si è fermato nel ‘900, ma qualcosa che è passato anche per queste gloriose stanze, anche drammaticamente, basti ricordare i Moti dell’Aquila del ’71, quando io avevo appena 16 anni”.

“La sinistra deve fare lo sforzo di mettere in relazione i propri valori con una società profondamente mutata e deve evitare di finire a ‘scindere l’atomo’. La domanda c’è, ma manca l’offerta politica”, ha concluso.

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