MANOPPELLONon sono d'accordo le consigliere di opposizione Barbara Toppi e Antonella Faraone sulla decisione comunicata dalla società La Panoramica di abolire, a partire dal 10 dicembre, la fermata di via Matteotti a Manoppello Scalo, perché la ritengono di importanza strategica per l'utenza, anche quella dei vicini territori, e per la città e soprattutto in questo momento ad anno scolastico iniziato, rappresenterebbe «una grave scorrettezza nei confronti di tutti i pendolari che hanno già un abbonamento in corso. E come avevamo previsto il nostro timore che La Panoramica volesse solo bypassare il semaforo killer posizionato all'incrocio tra la Tiburtina e via Matteotti era fondato».L'abolizione della fermata comporta anche una variazione di percorso del servizio urbano alla Scalo (svolto con le linee 3 e 3/), che taglia fuori l'incrocio del semaforo contestato, e comporta altresì una riduzione di percorrenza stimata in 6.500 chilometri l'anno. Toppi e Faraone dicono di aver apprezzato la scelta del sindaco Giorgio De Luca nel cambiare idea e schierarsi contro l'abolizione della fermata in precedenza sostenuto, ad esclusione delle corse scolastiche) e di essere favorevole solo ad una variazione di percorso, così come avevano avanzato anche le organizzazioni sindacali. Una proposta che avrebbe comportato comunque di evitare il semaforo dell'incrocio con la Tiburtina regolato dal semaforo contestato. La questione sarà posta all'analisi della conferenza dei capigruppo che le due consigliere hanno chiesto di indire al presidente del consiglio comunale Davide Iezzi. «In quella sede», concludono «sarà portata anche la mozione del 5 novembre scorso, in merito all'estensione del progetto di trasporto pubblico "Unico" su tutto il territorio comunale»