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Data: 24/11/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Abruzzo verso le regionali - Regionali: la Lega lascia sola Forza Italia, ''Candidato è di Fdi, non c'è più tempo''

L'AQUILA - Fratelli d'Italia e Lega abruzzesi non si scompongono all'indomani della cena romana tra i vertici regionali di Forza Italia e il presidente degli azzurri, Silvio Berlusconi, in cui la pattuglia guidata dal coordinatore, il senatore Nazario Pagano, è tornata a chiedere all'ex premier di convincere la Meloni a mollare la presa e concedere agli azzurri di esprimere il candidato presidente della Regione alle elezioni del 10 febbraio prossimo, perché "Forza Italia in Abruzzo è l’unica espressione politica in grado di identificare e indicare un candidato autorevole e conosciuto, in grado di vincere la competizione elettorale e riportare il centrodestra alla guida".

Anzi, la Lega prende chiaramente le distanze dagli azzurri e con il coordinatore regionale, il deputato Giuseppe Bellachioma, che nelle settimane scorse al pari degli azzurri aveva bocciato i candidati espressi dai meloniani, guarda avanti e ribadisce come "stiamo presentando le liste nelle singole province, il 30 avremo pronto il programma che andrà necessariamente integrato con quello della coalizione, siamo già in campagna elettorale, dopo il 3 dicembre, quindi dopo l'approvazione del decreto Sicurezza, conto di portare Salvini all'Aquila a presentare tutti i candidati".

Per il Carroccio, insomma, non solo è ormai archiviata ogni possibilità di rivedere l'accordo nazionale che a metà settembre ha stabilito che sia Fratelli d'Italia a indicare l'aspirante governatore, purché condiviso, ma farlo ora sarebbe ormai tardivo.

Appaiono sereni anche nel partito della Meloni, che ha indicato una rosa di nomi composta da Giandonato Morra, dirigente nazionale Fdi, Marco Marsilio, senatore romano di origini abruzzesi, e Massimiliano Foschi, cardiochirurgo che ha il profilo dell'outsider, tutti e tre non nati in Abruzzo: il coordinatore regionale, Etelwardo Sigismondi, infatti, insiste sul fatto che "la terna è composta da nomi riconosciuti validi, non soltanto più da Fratelli d'Italia".

Siamo abituati a commentare comunicati ufficiali altrimenti saremmo già da un pezzo fuori strada", spiega ad AbruzzoWeb a proposito della cena a Palazzo Grazioli, "le prime indiscrezioni confermano quello che stiamo dicendo ormai da settembre e che la presidenza spetta a Fratelli d'Italia, la terna è composta da persone riconosciute valide e non soltanto più da Fdi".

"Con convinzione e ricchezza di argomentazioni" è stato ribadito al leader Berlusconi che Forza Italia in Abruzzo è l’unica espressione politica in grado di identificare e indicare un candidato autorevole e conosciuto, in grado di vincere la competizione elettorale e riportare il centrodestra alla guida.

Ed ancora: "gli azzurri sono peraltro gli unici della coalizione ad avere esperienza amministrativa in Consiglio regionale".

A proposito di indiscrezioni e risultanze legate alla cena di ieri sera, in particolare sulla ricostruzione del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro per il quale Berlusconi ha bocciato l'istanza dei dirigenti regionali, confermando la terna di Fratelli d’Italia, Forza Italia Abruzzo, oggi attraverso una nota di Pagano, ha dovuto smentire facendo sapere che "Berlusconi ha chiesto una settimana di tempo per studiare i punti programmatici e i candidati di sintesi, per giungere a quella vasta condivisione che è alla base del preesistente accordo del centrodestra".

Fratelli d'Italia con Sigismondi, dal canto suo, ribadisce che "l'auspicio è di parlare da subito dei programmi piuttosto che rincorrere strade senza uscita. La richiesta di rivedere l'accordo non ha alcun tipo di presupposto per camminare, viene confermata la terna. L'unico luogo deputato a discutere dei nomi è il tavolo nazionale, a livello regionale dovremmo accelerare sul programma, perché le elezioni sicuramente si vincono col candidato ma soprattutto con un programma chiaro in grado di far cambiare passo a questa regione".

"Spero che la concentrazione avvenga più su questa cosa che su altre", chiosa il coordinatore.

Sulla stessa lunghezza d'onda Morra, che però usa toni più pugenti: "L'Abruzzo è in trepidante attesa, non dorme la notte per conoscere questo Maradona abruzzese di Forza Italia!", scherza.

"Aspetto la comunicazione ufficiale di Pagano - aggiunge - ho visto che hanno parlato in due (il deputato Martino e il consigliere Gatti, ndr) ma non lui, che due giorni fa ha parlato di allargamento della terna e non dell'attribuzione a Forza Italia del candidato presidente. Occorre vedere cosa dice lui perché già altre volte si è rilevata una dicotomia tra quello che ha detto lui e quello che hanno detto gli altri".

Corre spedita la Lega, anzi "a briglie sciolte" come dice Bellachioma a questo giornale: "La campagna sarà complicata, anche per il periodo dell'anno in cui si svolge, ma i veri soldati si vedono nella battaglia".

"Sono abbastanza cauto rispetto ai sondaggi, la competizione regionale a differenza di un voto di opinione che può esserci in una competizione politica o europea, sconta la presenza di una serie di movimenti civici che hanno un loro peso - fa osservare - . Gli ultimi sondaggi in Abruzzo ci danno al 25,8 per cento, con un incremento di due punti rispetto a un mese fa, ma sono sondaggi politici. La Lega dovrà essere la forza trainante del centrodestra per vincere la regione, la Lega ha sulle spalle grosse responsabilità".

"Berlusconi, Salvini e Meloni? Spero si rivedano entro la prossima settimana", chiarisce Bellachioma.

Nella nota di Forza Italia, si legge poi che "il summit a Roma di Forza Italia con Silvio Berlusconi sulle elezioni in Abruzzo è stato una riprova della coesione del partito in tutte le sue componenti e della condivisione delle linee guida per la conquista della Regione. Al di là di ricostruzioni giornalistiche parziali e avventuristiche, è emersa invece la compattezza negli obiettivi e la condivisione del percorso per raggiungerli".

"Parlamentari, consiglieri regionali e sindaci hanno confermato a Berlusconi che Forza Italia, tra tutte le anime del centrodestra, è la sola ad avere una classe dirigente formata, attrezzata, competente ed esperta, e che quindi è l’unica a possedere tutti i requisiti per dare un valore aggiunto alla coalizione indicando un candidato forte sul quale far convergere il supporto. Il quadro delineato fa leva sulla necessità di massimizzare le possibilità di vincere le elezioni e assicurare un buon governo all’Abruzzo".

"L’insoddisfazione degli esponenti di Forza Italia", ribadiscono gli azzurri nella nota, "è legata infatti alla scarsa rappresentatività sul territorio degli esponenti della terna fornita da Fratelli D’Italia, non certamente alle qualità personali dei tre candidati espressi. Di qui la richiesta corale a Berlusconi di un passo fattivo per rivedere l’impegno assunto su scala nazionale, proprio per le peculiarità dell’Abruzzo".

"Il coordinatore regionale, senatore Nazario Pagano, che ha illustrato i punti salienti, è stato supportato nei particolari e nei diversi aspetti dagli interventi del vice Antonio Martino, dai consiglieri e dai sindaci", si legge ancora nella nota di Forza Italia.

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