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Data: 28/11/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Caos centrodestra. Coordinatore chiude la partita: “I nostri candidati all’altezza, uniti vinciamo”. FdI Abruzzo, terna non si tocca, Sigismondi gela Lega e FI: no altri nomi

L'AQUILA - Fratelli d'Italia abruzzese chiude la porta: i vertici dei meloniani non ci pensano neanche lontanamente ad ampliare la rosa dei papabili candidati alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni del 10 febbraio prossimo.

Fdi chiude ogni discorso nei confronti degli alleati, soprattutto nei confronti di Forza Italia che insieme alla Lega ha bocciato i profili dell’ex assessore regionale Giandonato Morra, del senatore romano di origini abruzzesi Marco Marsilio e del giovane cardiochirurgo dell’ospedale di Chieti Massimiliano Foschi, tutti e tre non nati in Abruzzo tra l'altro risultati i meno popolari dalle "primarie" di AbruzzoWeb.

"La terna rimane quella che conoscete, il centrodestra è unito e vincerà", taglia corto il coordinatore regionale dei meloniani, Etelwardo Sigismondi, nel giorno in cui la Meloni in un'intervista all'agenzia Dire ha auspicato che il tavolo nazionale torni a riunirsi in settimana.

Ora è il coordinatore regionale a bocciare i possibili candidati all’allargamento della rosa: nei giorni scorsi si era parlato dell’imprenditore Gianluca Zelli, leader di Azione politica, il movimento civico più organizzato delle civiche di centrodestra, ben visto da Lega e Fi, e dell’oculista avezzanese ed ex consigliere regionale del Pdl Walter Di Bastiano, da poco entrato in Fdi.

Ma quando tornerà a riunirsi il tavolo nazionale cui spetta l'ultima parola? "Lo dovete chiedere agli alleati, noi abbiamo fatto la nostra parte", spiega con determinazione Sigismondi, il quale esclude che la Meloni abbia fatto saltare l'incontro, previsto all'indomani della cena tra Berlusconi e i vertici abruzzesi degli azzurri, al solo pensiero che l'ex premier potesse chiederle di mollare la presa sull'Abruzzo.

I sondaggi, intanto, come quello di Quorum-You Trend pubblicato dal Messaggero, confermano come il centrodestra sia in vantaggio su Movimento cinque stelle e, soprattutto, sul centrosinistra, ma rivelano come le distanze tra la coalizione composta da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia e i grillini siano meno ampie di quanto possano immaginare i vertici abruzzesi dei tre partiti.

Quorum ha testato, con il metodo delle interviste telefoniche un campione di 1.011 persone, tra il 20 e il 22 novembre scorsi, all’interno della regione e stratificato per età. Molti meno degli oltre 16mila che hanno risposto alla consultazione online di questo giornale, che tuttavia non aveva valore statistico.

Al centrodestra unito, Quorum attribuisce una forbice tra il 34,5% e il 40,5%, ai Cinque Stelle tra il 32,5 e il 38,5 e al centrosinistra tra il 20 e il 26%. Gli indecisi variano tra l’11 e il 17%, gli astenuti tra 9,5 e 15,5%.

Un elemento accomuna il sondaggio pubblicato dal Messaggero con la manifestazione di opinione di AbruzzoWeb: l'intera terna proposta da Fratelli d'Italia è in fondo alla classifica di notorietà e gradimento. Morra, avvocato teramano di origini pugliesi, dirigente nazionale di Fratelli d'Italia è al 15,2%, Foschi, medico, anche lui pugliese, al 14,8%, e il senatore Marsilio, coordinatore meloniani nel Lazio, appena al 9%.

Eppure, per Sigismondi le rilevazioni statistiche sono "la dimostrazione che il centrodestra in Abruzzo parte in vantaggio e le elezioni andranno molto bene".

"Invito tutti a vedere l'indice di conoscenza dei singoli candidati che dimostra che con la campagna elettorale iniziata, e quindi con la terna che ha l'opportunità di farsi conoscere, i candidati hanno possibilità di incrementare il loro consenso e quindi di vincere", fa osservare.

Sull'ipotesi di rinvio del voto, che appare essere più di una suggestione negli ambienti politici, Sigismondi ribadisce che "il voto doveva essere svolto in un periodo prima della fine dell'anno e ora deve svolgersi il prima possibile perché rischiamo di avere una regione per oltre un anno imbavagliata nell'ordinaria amministrazione".

"Vediamo se questa ipotesi è concreta e reale, al momento sono solo voci, per quanto ci riguarda prima si vota e meglio è perché abruzzesi hanno bisogno di risposte, comunque non compete alle forze politiche stabilire la data", chiosa.

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