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Pescara, 24/11/2024
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Data: 30/11/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Il terminal dei bus resterà a Tiburtina. Il consiglio comunale della Capitale approva una mozione di Fdi. L'assessore Meleo: per noi è un hub fondamentale

PESCARA Il consiglio comunale di Roma ha approvato all'unanimità la mozione nella quale si chiede alla giunta di annullare lo spostamento del terminal bus da Tiburtina ad Anagnina. La buona notizia per i tanti pendolari abruzzesi è arrivata via facebook alle 17,50 con un post del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, intervenuto in aula durante il dibattito aperto dal capogruppo di Fratelli d'Italia e primo firmatario della mozione Andrea Del Priamo: «Vittoria!», scrive Biondi, «l'area di Tiburtina resterà snodo degli autobus da e per l'Abruzzo. La garanzia è arrivata dall'assessore alla Mobilità di Roma Capitale. La mozione presentata da Fdi, ed emendata da altri gruppi consiliari, è stata approvata all'unanimità». Con Biondi nell'aula Giulio Cesare c'erano anche la deputata aquilana del Pd Stefania Pezzopane, il sindaco dei Celano Settimio Santilli, l'ex parlamentare di Avezzano Massimo Verrecchia e altri amministratori locali abruzzesi. La mozione impegna la sindaca Virginia Raggi e la giunta a mantenere un terminal bus a Tiburtina recuperando e riqualificando l'area del piazzale est per realizzarvi una nuova autostazione. Il documento, inizialmente a firma di Fdi e della lista civica Giorgia Meloni, è stata poi modificata e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari. «Vorrei rassicurare tutti gli amici dell'Abruzzo e della parte centro nord del Paese», ha detto nel suo intervento l'assessore comunale ai trasporti Linda Meleo, «che nessuno vuole eliminare l'autostazione dal nodo Tiburtina, per noi è un hub fondamentale. Stiamo disegnando un'alternativa. Vogliamo ripristinare un clima di legalità e legittimità. Stiamo lavorando con Fs ed Rfi per studiare lo spostamento di questa autostazione dal piazzale ovest al piazzale est della stazione Tiburtina, sia per il ripristino della legalità sia perché in un orizzonte di medio periodo quell'area va comunque eliminata. Il piano di assetto della stazione Tiburtina, infatti», ha aggiunto Meleo, «prevede che largo Mazzoni diventi qualcosa di diverso da ora, sia riorganizzato e riqualificato. Non possiamo spostare un'intera autostazione ad Anagnina, anche perché ci sono 5 stalli rispetto ai 18 attuali di Largo Mazzoni. Stiamo creando una serie di nodi di scambio e Anagnina è uno di questi. Rassicuro che nessuno vuole cancellare il nodo di Tiburtina e danneggiare i pendolari che arrivano ogni giorno a Roma per studio lavoro o altre motivazioni. L'idea è di trovare una sistemazione provvisoria e poi definitiva nel piazzale Est per la gran parte delle linee e riorganizzare tutti i flussi in entrata in città a seconda della provenienza». Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Pescara Marco Alessandrini: «Vince una ragionevolezza indotta da una poderosa mobilitazione istituzionale che è stata trasversale. Bene per Pescara e l'Abruzzo che vedono così tutelati i propri pendolari e utenti del servizio. Sconcerta come, ancora una volta», aggiunge il sindaco, «scelte così importanti e determinanti per la comunità vengano prese con una grande approssimazione, tanto a livello governativo quanto agli altri livelli istituzionali. Vince anche la mobilitazione netta che ha fatto sentire forte e chiara una contrarietà inevitabile per far valere i diritti dei cittadini». Gli fa eco il consigliere regionale Maurizio Di Nicola: «Alla fine il nostro rumore, la protesta operata dagli amministratori d'Abruzzo di ogni livello istituzionale e dalle forze sindacali, ha prodotto l'effetto sperato». Il sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis ringrazia «tutti i rappresentanti istituzionali e politici che, al di là delle diverse appartenenze, hanno fatto sentire forte la voce del nostro territorio, inducendo a una quanto mai opportuna riflessione e a un ripensamento il Comune di Roma». Tuttavia invita alla cautela il candidato alla Regione per le civiche Fabrizio Di Stefano: «La guardia deve restare alta perché, stando alle dichiarazioni degli amministratori capitolini, nessuna decisione definitiva è stata ancora assunta». Dovrà essere infatti la giunta comunale a dare corso alla mozione, ma di fronte a un voto unanime dell'assemblea sarà difficile far finta di nulla.

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