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Pescara, 24/11/2024
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01/12/2018
Il Centro
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Stazione, chiusa la sala d'attesa. Il locale sarà dato in affitto. Proteste dei viaggiatori sui social, ma le Ferrovie fanno sapere che la decisione presa è definitiva «Non serve, qui fermano solo i regionali». Il sindaco chiede di eliminare le barriere architettoniche |
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ROSETO Sono tante le proteste dei cittadini per la chiusura della sala di attesa alla stazione ferroviaria di Roseto, con le persone che soprattutto in questo periodo, con le temperature rigide nelle prime ore mattutine, sono costrette ad attendere i treni sui marciapiedi dei binari, dove scarseggiano anche le panchine. «Scusate, ma a Roseto il treno si deve aspettare al gelo?", chiede polemicamente una cittadina sul web. «Perché la sala d'attesa é chiusa? Ed è una città con circa 26.000 abitanti, la seconda della provincia». Un altro utente scrive che, in realtà, la sala d'attesa per anni è stata utilizzata a intermittenza: «Che io ricordi, la d'attesa un mese era aperta e due no. Per anni sono andato a lavoro a Pescara e spesso sono stato costretto ad aspettare sui marciapiedi dei binari anche 20 minuti al freddo, perché il treno era in ritardo».In realtà per molto tempo la sala è stata aperta ma ad usufruirne non erano solo i pendolari, come spiega Pino Lamedica, dipendente delle Ferrovie dello Stato. «Per anni siamo stati costretti a chiuderla di notte», precisa, «perché era diventata un covo di senzatetto e ragazzi che facevano uso di droghe. Abbiamo anche ritrovato delle siringhe spesso e non credo sia un bello spettacolo per i fruitori della stazione, che credo vogliano una sala d'aspetto pulita e decorosa». Per questo ora è chiusa e non sarà riaperta. «Qui fermano solo i regionali e non gli intercity», aggiunge Lamedica, «per cui non c'è neanche bisogno della sala d'attesa, perché tutti sanno che il treno per Pescara, per esempio, la mattina arriva alle 8.50, e quindi chi deve prenderlo basta che arriva qui cinque minuti prima, e non ci sono neanche ritardi incredibili come invece succede per gli intercity». Con la ristrutturazione della stazione è stata rinnovata la facciata e tutti gli uffici interni, che ora andranno in affitto. «E' stata presa questa decisione», dice Lamedica, «e anche l'ex sala d'attesa, oramai, sarà data in affitto. Sono soddisfatto perché tra amministrazione comunale e Ferrovie dello Stato c'è un'ottima sinergia». Il sindaco Sabatino Di Girolamo, infatti, ringrazia per il lavoro svolto, che consente ora alla stazione di avere un aspetto diverso ma preme per l'eliminazione delle barriere architettoniche, che impediscono ai disabili di raggiungere in autonomia il secondo e il terzo binario. «Questa è una grande pecca per la nostra città», afferma il sindaco, «a breve avrò un incontro con i dirigenti delle Ferrovie ad Ancona per chiedere di accelerare sull'eliminazione delle barriere architettoniche». Infatti l'intervento è previsto pr il 2021 nell'ambito del piano triennale 2019-2021, ma secondo Di Girolamo, è troppo tardi. «Io chiederò di fare questi lavori entro il 2019», aggiunge il sindaco, «certo, mi rendo conto che è un intervento complesso, perché è necessario intervenire anche sui binari, ma non è possibile che, per arrivare al secondo e al terzo binario, il disabile non possa accedere o si debba far aiutare da qualcuno».
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