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Pescara, 24/07/2024
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Data: 03/12/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Abruzzo verso le regionali - Lolli: «Saremo competitivi puntando sui temi locali». Alla giornata conclusiva del seminario Lolli incita il Pd a superare gli indugi. E il giurista Giovanni Grasso attacca il decreto sicurezza: enfatizza la paura

PESCARA Uscire dal letargo e ricostruire un'alternativa concreta e credibile. A imporlo, «è la situazione nella quale il Paese, purtroppo, è precipitato». Il presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, suona la sveglia al Pd in occasione della giornata conclusiva del seminario nazionale di Liberal Pd, che ha riunito a Pescara il gotha del partito. "Paura o coraggio? La società aperta risponde ai suoi nemici", è stato il tema che ha caratterizzato i lavori della due giorni. A far assumere all'incitamento di Lolli un tono più circostanziato è la considerazione successiva, legata alle prossime elezioni regionali fissate per il 10 febbraio 2019. «Se la discussione e le scelte seguiranno una logica nazionale noi arriveremo terzi. Se riusciremo, invece, a condurre la discussione sui problemi dell'Abruzzo per noi c'è un ampio spazio sul quale poter essere competitivi. Dipende da noi». DISAGIO ED ECCELLENZA. Sono tanti, ha sottolineato Lolli, i motivi di disagio in Abruzzo. «Siamo la seconda regione italiana per numero di ragazzi laureati che vanno via. C'è il disagio dei tanti lavoratori che vengono tuttora espulsi dal processo produttivo. Abbiamo il disagio totalmente sconosciuto, e ignorato, delle migliaia di piccole aziende che scompaiono semplicemente, senza fare rumore, la regione che non riesce ad accedere a servizi adeguati, e soffre per le "sfighe" che ci capitano, una dietro l'altra. Ma a fronte di questo Abruzzo del disagio diffuso c'è un altro volto, quello della seconda regione più industrializzata d'Europa: abbiamo la Sevel, il centro di ricerca dell'Infn, Galileo, il più grande centro di calcolo d'Italia, il più importante polo mondiale dei prodotti per igiene personale. Ma entrambe le facce di questo Abruzzo non entrano mai nel radar della discussione politica. Si parla d'altro». LA RICOSTRUZIONE. A proposito delle "sfighe" che hanno perseguitato l'Abruzzo in questi anni, i terremoti che si sono succeduti dal 2009 al 2017 hanno avuto un ruolo di primissimo piano. «Il governo ha impiegato sei mesi per indicare un sottosegretario che si occuperà del terremoto; ora abbiamo Crimi», ha detto Lolli. «Speriamo che abbia una vaga idea dei problemi. Prima di lui abbiamo avuto personalità di prim'ordine come Gianni Letta, Giovanni Legnini, Paola De Micheli, ora aspettiamo di vedere». CANDIDATURE. Al tavolo dei relatori anche Giovanni Legnini, già vice presidente del Csm, da molti indicato come il candidato presidente della coalizione di centrosinistra. «Sul mio futuro», ha ribadito, «rimane ancora qualche incognita, vedremo nei prossimi giorni».NUOVI CLANDESTINI. Non poteva mancare, al seminario di Liberal Pd, un riferimento al decreto sicurezza appena approvato dal Parlamento. A introdurre l'argomento, il presidente di Liberal Pd, Enzo Bianco, che ha passato la parola al professor Giovanni Grasso, uno dei massimi esperti europei di diritto penale. Grasso ha messo in guardia da «una politica basata sull'enfatizzazione delle paure individuali, sollecitare al fine di ottenere benefit di carattere elettorale» perché «la risposta che arriva non è laica, razionale, ma mette in pericolo le libertà individuali. Con la nuova normativa», ha detto, «viene abrogata la protezione umanitaria. Una scelta discutibile, in conflitto con l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che esclude l'espulsione o altre forme di allontanamento quando vi sia il pericolo che il soggetto possa essere sottoposto a tortura o trattamenti degradanti». Un provvedimento, ha detto, «che creerà un grande numero di stranieri irregolari». Insomma, con la chiusura della rete Sprar, secondo Bianco e Grasso, c'è il serio rischio «di avere decine di migliaia di persone che sciameranno per le città. E quelli sì che potrebbero creare problemi».

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