ROMA Arriva una nuova proroga, la terza, per la restituzione dei 900 milioni (più interessi) del prestito ponte per Alitalia. Quando mancano meno di due settimane alla scadenza del 15 dicembre, il provvedimento, diventato ormai una strada obbligata, è sul tavolo del governo che si prepara a portarlo in Consiglio dei ministri mercoledì. Ma resta alta la preoccupazione dei sindacati, che dopo l'avvertimento lanciato nei giorni scorsi sono ora pronti ad annunciare la data della mobilitazione.
La nuova proroga che probabilmente sposterà avanti il termine di altri sei mesi (al giugno 2019), andava concordata con l'Ue che da aprile ha un'indagine aperta sul prestito: l'avvallo è arrivato probabilmente nell'incontro di giovedì a Bruxelles tra il vicepremier Di Maio e la commissaria alla concorrenza Ue Vestager. Lo slittamento era necessario anche per consentire il decollo del nuovo progetto di rilancio del governo giallo-verde, che ha fatto scendere in campo le Ferrovie per creare una newco insieme ad un partner internazionale. La soluzione che sembra profilarsi è quella di un'alleanza con Delta per il lungo raggio e con EasyJet per il breve-medio raggio. Nella newco potrebbe entrare anche il Ministero dell'economia.
Un percorso nel quale lamentano di non essere stati coinvolti i sindacati, che ora sono piede di guerra. Senza la convocazione del tavolo promesso dal governo sarà mobilitazione, ha tuonato nei giorni scorsi la leader della Cgil Camusso. L'appello è rimasto inascoltato e si procede con la mobilitazione, la cui data verrà annunciata nelle prossime ore. È imminente («a brevissimo», ha assicurato venerdì Di Maio) anche la scelta del terzo commissario che sostituirà Luigi Gubitosi (passato a Tim il 18 novembre) e affiancherà Stefano Paleari ed Enrico Laghi: la scelta, attesa in settimana, sembrerebbe orientata verso un esterno, per il quale circolano i nomi di due ex a.d. di Meridiana, Roberto Scaramella (dimessosi ad inizio novembre dall'Enav) e Gianni Rossi, e dell'ex presidente di Sea Giuseppe Bonomi. Spunta anche il nome di Riccardo Ruggiero ex Telecom. Se si dovesse preferire un interno, invece, si fa il nome del direttore del personale Luciano Sale.