PESCARA È durata poco la pausa con l'aria ripulita dal vento e dalla pioggia che hanno spazzato via lo smog fino alla prima metà della scorsa settimana. L'inquinamento atmosferico si è rimaterializzato nel fine settimana appena terminato facendo ripiombare la città in un incubo dal quale sembra impossibile sottrarsi. Il giorno peggiore domenica scorsa, quando tutte le centraline dell'Arta hanno suonato allarme rosso per il superamento delle polveri sottili. Sono stati registrati valori altissimi sia per il Pm10, ossia le polveri fino a 10 micron, che per il Pm2,5, cioè quelle con dimensione inferiore a 2,5 micron considerate ancora più pericolose per la salute umana in quanto possono penetrare in profondità nell'apparato respiratorio.In realtà, sono due settimane che lo smog è tornato a riaffacciarsi. Il primo segnale negativo giovedì 22 novembre, quando la centralina di via Sacco, nel cuore del quartiere di Villa del Fuoco alla periferia ovest della città, ha segnalato il primo superamento dell'autunno. Il Pm10 è salito a 52 microgrammi per metro cubo, contro il limite di 50 indicato dalla legge per la sicurezza della popolazione, inaugurando così una stagione che si preannuncia fortemente a rischio. In questo modo, lo scorso fine settimana le polveri sottili, forse a causa del ristagno dell'aria, sono tornate a salire in maniera vertiginosa dopo un breve periodo di valori sotto i limiti di legge. L'avvisaglia di un peggioramento si è già avuta sabato scorso, quando i livelli di Pm10 sono cresciuti sfiorando il tetto massimo. Nella zona del teatro D'Annunzio sono stati rilevati 41 microgrammi per metro cubo; in via Firenze, 44; e in via Sacco, 47. In base a questi dati, la qualità dell'aria in tutte e tre le zone è stata giudicata scadente dall'Arta.La situazione, però, è precipitata di nuovo domenica scorsa, nonostante il numero di auto in circolazione fosse piuttosto scarso. Nella zona del teatro D'Annunzio, la centralina del Pm10 ha segnalato 52 microgrammi; quella di via Firenze, 55; e quella di via Sacco, 56. Ma ciò che è più drammatico è il valore del Pm2,5, cresciuto anch'esso a dismisura. Nelle due sole centraline che rivelano questo inquinante, ossia quelle del teatro D'Annunzio e di via Firenze, sono stati rilevati, rispettivamente, 46 e 47 microgrammi per metro cubo. Giudizio sulla qualità dell'aria: pessimo. Valori, almeno in teoria, molto alti, se si considera che per il Pm2,5 è fissato un valore obiettivo di 25 microgrammi per metro cubo calcolato come media annuale. Dal primo gennaio 2015, è scattato l'obbligo di concentrazione dell'esposizione a 20 microgrammi per metro cubo per evitare effetti nocivi sulla salute umana.