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Pescara, 23/11/2024
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04/12/2018
Il Messaggero
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Bus, l'incubo Anagnina che spaventa i pendolari «Una follia anche per chi parte da Pescara, addio coincidenze» |
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L'AQUILA I pendolari abruzzesi che ogni giorno sono costretti a raggiungere la capitale per questioni di studio e lavoro possono tirare un sospiro di sollievo. Le recenti rassicurazioni del Campidoglio li fanno gioire, nonostante la pronta frenata di Tibus. L'assessore alla mobilità di Roma, infatti, ha annunciato che la stazione dei bus resterà a Tiburtina, mentre ad Anagnina ci saranno degli stalli che non riguarderanno gli autobus in arrivo dall'Abruzzo. «Una buona notizia - dice Francesco Micarelli pendolare aquilano che da ben 21 anni viaggia ogni giorno - che ci solleva da una situazione che per noi sarebbe stata critica. I tempi sarebbero divenuti lunghissimi con lo spostamento ad Anagnina e molti di noi sarebbero stati costretti a dover trovare soluzioni diverse come ad esempio un affitto a Roma. Abbiamo visto un impegno corale dei sindaci dei vari territori e la nostra battaglia ha avuto una risonanza importante. Per cui il risultato è ottimo. Sappiamo che probabilmente la fermata sarà spostata nel retro del piazzale ma per noi è importante che rimanga a Tiburtina ». Politica bipartisan, associazioni, pendolari con la petizione on line. Una voce che è divenuta unica portando a casa un risultato forse insperato. Alessandra Canna, aquilana, da 23 anni viaggia per ragioni di lavoro. «Siamo contenti per questa decisione - dice - per una volta i colori politici si sono uniti per far sì che la città dell'Aquila e la regione in generale non venissero penalizzate da una scelta imposta dall'alto, da un altro territorio, e per noi fuori da ogni logica. Quando abbiamo appreso del risultato ottenuto - racconta - eravamo sull'autobus e tutti siamo stati felici anche per il fatto che c'è stata una grande mobilitazione per scongiurare il pericolo e che i politici di ogni colore sono venuti a Tiburtina per manifestare la loro contrarietà». «MEGLIO LE DIMISSIONI» Alessandra, come molti dei suoi colleghi, ha pensato persino di mollare il lavoro se la delibera di Roma Capitale fosse andata in porto. Non tutti oggi possono permettersi una casa a Roma. Le ragioni della scelta ritenuta folle dai pendolari erano soprattutto relative ai tempi. Per arrivare ad Anagnina ci sono più fermate di metro A. Una metro che a giudizio dei più ha molte problematiche. Si blocca spesso in caso di pioggia, denunciano, ed è frequentemente interessata da scioperi. Molti pendolari, tra l'altro, usano Tiburtina anche per i treni che poi li portano dentro Roma. Da Anagnina molti sarebbero stati costretti a tornare indietro per prendere altri mezzi. I pendolari, poi, sono quasi tutte persone che prendono l'autobus intorno alle cinque del mattino; per arrivare fino ad Anagnina sarebbero stati costretti ad anticipare ulteriormente la partenza, per rincasare tardissimo, con una qualità della vita irrimediabilmente compromessa. Tiburtina non si doveva toccare, insomma, e così è stato perché assieme alla fermata di Ponte Mammolo è la soluzione più consona per chi viaggia. Anche per Federica Ianni, pendolare da tre anni, lo spostamento del capolinea sarebbe stato un danno enorme anche per le spese che molti pendolari avrebbero dovuto sostenere per i taxi in caso di mal funzionamento della metro A. Ida Nervegna da 19 anni viaggia per lavoro. Nel suo caso scendere ad Anagnina avrebbe significato cambiare due metro e prendere mezzi per arrivare a lavoro dopo due ore.
«Una follia anche per chi parte da Pescara, addio coincidenze»
PESCARA Nonostante l'approvazione unanime, da parte del consiglio comunale di Roma, della mozione che impegna la giunta Raggi a mantenere il terminal bus a Tiburtina, riqualificando il piazzale est per realizzarvi una nuova autostazione, le perplessità restano. Le ha espresse Tibus, la società che gestisce l'autostazione Tiburtina, denunciando l'aggravio dei costi derivanti dal cambio di piazzale e confermando lo spostamento delle corse provenienti da sud ad Anagnina. E le hanno espresse anche i viaggiatori pescaresi che, con regolarità o sporadicamente, si recano a Roma in pullman per scendere all'attuale capolinea tiburtino di largo Mazzoni che tra dieci mesi, tempo stimato prima della mozione, sarebbe dovuto essere temporaneamente, ma interamente trasferito all'Anagnina allungando di 30-40 minuti il viaggio. Eppure, nonostante i media ne abbiano parlato per settimane, a Pescara i viaggiatori sono caduti dalle nuvole alla notizia del paventato spostamento. In effetti dal capoluogo adriatico non c'è il pendolarismo giornaliero di lavoratori e studenti, anche se la tratta Pescara-Roma è sempre affollata da chi si reca occasionalmente nella Capitale o da chi la utilizza come hub di scambio per recarsi altrove: «Me lo stai dicendo tu! - commenta sorpreso Matteo Farinaccia, studente pescarese fuorisede a Roma, rispondendo alla domanda del cronista -. È un bel problema perché torno spesso a casa, per via della famiglia e degli amici, e abitando vicino alla stazione Tiburtina ora parto in cinque minuti. Invece, spostare il terminal all'Anagnina comporterà non pochi disagi». Cambiando interlocutore, la risposta non cambia: «Non compio regolarmente questo viaggio, ma non ne ho mai sentito parlare - commenta altrettanto stupito Simone D'Incecco -. Non so come il Comune di Roma ci abbia pensato, ma per chi viaggia tutti i giorni sarebbe un disagio. Io mi organizzerò diversamente». Non è da meno la signora Cecilia: «Io viaggio abbastanza spesso, ma Anagnina è in prossimità della metro?», domanda un po' confusa. Alla risposta affermativa replica: «Sarebbe una seccatura, ma l'importante è che ci sia un mezzo veloce che colleghi questo capolinea con il resto della città». PARTENZE NOTTURNE Ovviamente anche tra i viaggiatori meglio informati, serpeggia scontento: «Sapendolo ho chiamato subito le agenzie di viaggio per avere conferma - racconta Antonietta Cossu -, e per loro questo provvedimento sarebbe una sciocchezza e credo lo sarebbe anche per gli altri passeggeri, perché per arrivare all'Anagnina servono 40 minuti in più. Per chi, come me, da Roma si sposta per la Toscana e per la Sardegna è problematico. Già per me lo è ora partire alle 10 da Pescara per arrivare a Livorno alle 16, transitando dall'Anagnina dovrei partire di notte! Certo, per avere un nuovo terminal più accogliente a Tiburtina, un anno di lavori lo si potrebbe attendere, purché poi torni al suo posto». Comunque, sul fatto che lo spostamento all'Anagnina del capolinea dei bus sia un errore, sono tutti d'accordo: «Sarebbe un grande disagio anche per la metropoli - osserva Flavio Guglielmi di Francavilla al mare -. Meglio anticipare lo scalo verso l'Abruzzo e, con delle navette, arrivare al centro per decongestionare Roma».
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